Alcune Regioni come l‘Emilia Romagna e la Toscana hanno reso obbligatori i vaccini per i bambini dell’asilo nido: se non si è vaccinati appunto non si potrà accedere ai servizi. Una decisione secondo molti assolutamente giusta, visto che non viene assicurata l’immunità di gregge, il 95%, non si ha la copertura necessaria per garantire che alcune malattie già debellate ritornino e che bambini che non possono essere vaccinati perché troppo piccoli non contraggano le malattie letali come morbillo e pertosse.
Molti genitori però non ci stanno e hanno deciso di protestare scendendo in piazza il prossimo 22 marzo a Firenze: ad organizzare la manifestazione le mamme e i papà del «Comitato per la libertà di scelta vaccinale», nato a Livorno solo poco tempo fa. I genitori che sono contrari alla proposta di legge dell’assessore alla salute Stefania Saccardi, che prevede l’obbligatorietà dei vaccini per far frequentare ai bambini il nido e la scuola materna, dicono che in realtà loro vogliono appellarsi alla “libertà costituzione di scelta”, lasciando però da parte le posizioni anti vacciniste. Lo scopo del Comitato è quello di contrastare la proposta di legge che prevede la somministrazione di 13 vaccini – mentre in Emilia Romagna solo solo 4: “Non siamo contro o a favore dei vaccini siamo contro l’obbligo imposto dalla Regione Toscana. Vogliamo la libera scelta nella vaccinazione 0-6 anni, perché la Regione vorrebbe imporre un trattamento sanitario, anche se di prevenzione, per poter usufruire dei servizi educativi del Comune, questo che non ci sembra giusto” hanno dichiarato i promotori dell’iniziativa nel momento della costituzione a gennaio .
L’assessore alla salute Saccardi ribadisce: “Noi non obblighiamo nessuno: un genitore è libero di non vaccinare il figlio, solo non lo manda all’asilo. E la mia proposta è migliorativa rispetto all’Emilia: sia perché nella nostra rientrano malattie pericolose come il morbillo, e lo dimostra il focolaio all’ospedale di Ponte a Niccheri, sia perché all’asilo nido si iscrive solo il 30 per cento dei bambini, mentre alle materne il 90. Le materne sono la sfida vera” ha dichiarato al Corriere.
In questo modo però rischierebbero di venire esclusi dai servizi circa 27mila bambini, il numero dei bambini nati in Toscana ogni anno. L’assessore ribadisce che la legge è ancora più necessaria se queste fossero le cifre: “Se i bimbi esclusi dall’asilo fossero così tanti, significherebbe che la mia legge è ancora più necessaria, vorrebbe dire che troppi pochi bambini sono vaccinati”.
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