Si parla spesso di bullismo dalla parte delle vittime, ma chi invece è il bullo? Come si devono comportare le famiglie? Esistono delle modalità di prevenzione di un atto di questo tipo?
Leslie Blanchard, una mamma americana di 5 figli, ha testato in prima persona che si può correggere un comportamento, ancora prima che si trasformi in qualcosa di più grave.
Leslie racconta che un giorno la figlia in quarta elementare le disse che una bambina di nome Bethany le dava fastidio.
“Che cosa ti fa?” le chiese, e la figlia: “Mi segue in cortile e vuole sedersi vicino a me a pranzo!” “Vuoi dire che sta cercando di essere tua amica?” le ha chiesto la madre.
Leslie spiega, sul sito scarymommy, di aver realizzato proprio in quel momento di avere un problema di bulllismo, ma al contrario. Secondo lei il comportamento di sua figlia poteva essere l’anticamera di un comportamento da bulla: ignorare una persona nonostante questa cerchi di esserti amica, magari prendendola in giro, può determinare comportamenti peggiori magari più avanti.
La figlia di Leslie era molto popolare a scuola, così come le sue amiche, mentre Bethany aveva bisogno di maggiori rassicurazioni, e ricordava alla mamma in questione lei da piccola. Racconta infatti di essere stata una bambina alla ricerca di amiche carismatiche come mia figlia.
“Stavo crescendo il mio peggior incubo” racconta.
La donna ha pertanto deciso di intraprendere una sorta di battaglia per convincere la figlia a non evitare Bethany, ovviamente con non poca riluttanza da parte della bambina che le ha rimproverato il fatto che le mamme delle sue amiche non si intromettono nella amicizie dei loro figli.
Ma Leslie, incurante delle lamentele della figlia, ha chiamato i genitori di Bethany e ha ricevuto la conferma della sua più grande paura: la figlia e le sue amiche stavano in tutti i modi escludendo la bambina.
Doveva fare qualcosa, non basta insegnare ai figli ad essere gentili, occorre anche spiegare cosa significa e come esserlo concretamente. Per questo motivo Leslie ha deciso che avrebbe dato alla figlia modo di conoscere meglio Bethany, e il modo è stato il seguente: ha chiesto alla figlia di scoprire e riportarle 3 cose interessanti che non conosceva di Bethany. Naturalmente la bambina inizialmente si è opposta, ma la mamma l’ha ricattata dicendole che se non lo avesse fatto non l’avrebbe portata a scuola.
Dopo molte proteste e urla, alla fine la bambina è riuscita a scoprire 3 aspetti della vita di Bethany che non conosceva prima e questo pare aver funzionato visto che le due hanno iniziato a frequentarsi, il tutto confermato anche dalla mamma dell’altra bambina.
Oggi la figlia di Leslie ha 20 anni e frequenta il secondo anno di college e ancora si sente con Bethany pur vivendo lontano. Inoltre la mamma racconta che la figlia ha delle amicizie estremamente eterogenee e che, la cosa più importante, non esclude una persona a priori senza prima conoscerla.
“Ha scoperto che puoi essere amico con quelli che pensi essere più lontani da te e che le migliori amicizie non ci sono necessariamente con le persone dello stesso “tipo”; nel mondo dell’amicizia, le differenze sono un valore aggiunto”.
Effettivamente molti degli episodi di bullismo avvengono perché si ha paura della diversità, del più debole, di chi si percepisce lontano da noi e allora si preferisce – attraverso il gruppo – farsi forza senza capire che in realtà il più povero è chi prende in giro.
E voi unimamme cosa ne pensate della lezione di questa mamma? Voi sapete come si comportano i vostri figli con gli altri?
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