Unimamme, oggi vorrei parlarvi di come un singolo atto di gentilezza possa fare la differenza.
Jacinta Jane, la protagonista di questa storia, ha deciso di scrivere un messaggio alla persona che l’ha aiutata, come si legge su Inspiremore.
“Questa è una lettera aperta a Jo, la bellissima signora che mi ha servito da Best and Less questa mattina.
Non mi conoscevi, ma questa mattina sono entrata da Best and Less per restituire alcuni abitini che avevo comprato per il bambino che portavo in grembo.
Mi è stato detto che non potevo restituirli perché non avevo con me la carta di credito che avevo usato per acquistarli. Sono scoppiata e ho spiegato che non l’avevo e che stavo andando in ospedale per fare l’induzione e partorire il mio bambino che era morto.
Ho spiegato che volevo restituirli in quel momento e che non volevo vederli e aver niente a che fare quando sarei tornata a casa.
In una manciata di secondi dopo aver detto tutto ciò ho visto la sincerità sul suo volto. Hai chiamato il manager per annullare la politica che impediva di rimborsarmi.
Poi mi hai chiesto se avessi una coperta per avvolgerlo. Non l’avevo. Era una delle cose che dovevo comprare quel mattino.
Sei venuta da me e mi hai dato un grande abbraccio, mi hai lasciata piangere sulla tua spalla. Poi mi hai portato nella sezione dedicata e mi hai aiutata a scegliere una coperta.
Era una coperta di visone con strisce bianche e blu.
Era perfetta.
Al momento di uscire ho cercato di pagare. Ma tu mi hai restituito i soldi e hai pagato coi tuoi. Io ho pianto ancora di più. Ti ho detto che eri un angelo.
Non sapevo cosa dire. Non sapevo come ringraziarti.
Ho pianto per tutto il viaggio verso l’ospedale. Sono rimasta seduta davanti all’ospedale per 15 minuti piangendo e aggrappandomi alla coperta del mio bambino.
Non ti conosco e purtroppo non so nemmeno il mio nome.
Ma vorrei che sapessi quanto sono grata di averti incontrata e grata per quanto hai fatto per me e il mio piccolo Sammy.
Vorrei dirti che mi ha dato molto conforto cullare questa coperta durante le contrazioni e avvolgerlo quando è nato.
Non dimenticherò mai ciò che hai fatto per me e per mio figlio.
Tu sei davvero un angelo e io ti ringrazio dal profondo del mio cuore.”
Unimamme, vi siete commosse per le parole di questa mamma? Voi cosa avreste fatto al posto di quella commessa?
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