Il mal di pancia è uno dei disturbi più comuni nei bambini piccoli, ma che cosa significa e quando bisogna preoccuparsi? Una “guida” completa a questo fastidio è stata realizzata da “A scuola di salute“, il magazine dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il mal di pancia di solito è un disturbo che si risolve spontaneamente nel giro di ore o di pochi giorni. Le cause possono essere molteplici, perché all’interno dell’addome ci sono diversi organi che possono causare dolore: ecco perché è importante non trascurare nessun tipo di ipotesi. Il malessere può ad esempio essere avvertito in qualunque parte dell’addome e riguardare la milza, l’appendice, i reni o l’utero. Possono dolere anche gli organi digestivi come lo stomaco, il fegato, l’intestino tenue, l’intestino crasso, il pancreas e la colecisti.
Dopo i 3 anni i bambini possono essere più specifici nella descrizione del sintomo; il campanello d’allarme è determinato dall’insorgenza di un dolore acuto, piuttosto che un dolore ricorrente o cronico. Sarà il pediatra che durante la visita, anche in concomitanza ad altri segni o sintomi come:
può formulare un’ipotesi di diagnosi e prescrivere eventuali patologie come:
Una volta escluse le cause organiche come:
Il pediatra potrà considerare il mal di pancia come un sintomo di qualcosa d’altro, magari un disturbo psicologico legato per esempio alla scuola, ansia da prestazione scolastica o sportiva oppure conflittualità in famiglia.
Come curarlo? Prima di visitare il pediatra, si può utilizzare un antidolorifico, come il paracetamolo: questo non pregiudicherà l’eventuale diagnosi. Successivamente appunto si verificherà attraverso la visita medica e eventuali esami di approfondimento.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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