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“Stiamo mandando i bambini a scuola troppo presto”, parola di esperti

Published by
Maria Sole Bosaia

 

Unimamme, magari vi starete chiedendo quando sia il momento giusto per mandare i vostri piccoli all’asilo, se volete qualche suggerimento in merito provate a leggere che cosa ha dimostrato un recente studio danese.

Asilo: qual è l’età giusta?

Secondo una recente ricerca della Stanfort University i bambini che ritardavano l’inserimento all’asilo di un anno dimostravano livelli più alti di autocontrollo.

Hans Henrik Sievertsen, che ha curato la ricerca insieme a Thomas Dee, ha commentato così: “eravamo un po’ sorpresi di quanto fosse persistente l’effetto”.

“Abbiamo scoperto che ritardare l’asilo di un anno riduceva la disattenzione e l’iperattività del 73% per una media di bambini di 11 anni”.

I ricercatori hanno scoperto che l’effetto di ritardare la scuola non diminuisce la sua azione su:

  • iperattività
  • disattenzione

ma aumenta.

Questi due aspetti sono i tratti distintivi del Disturbo da Deficit di attenzione e iperattività. Studi precedenti hanno dimostrato che i livelli di autocontrollo nei bambini sono legati ai risultati.

In questo studio è risultato evidente che i bimbi con una minor disattenzione e iperattività avevano punteggi più elevati a scuola.

Bisogna sottolineare però, come si legge su Quartz, che ritardare di un anno l’inserimento al nido non fa sì che i risultati scolastici aumentino.

Per realizzare questo studio sono stati analizzati:

  • dati relativi bambini dai 7 agli 11 anni
  • all’indagine sulla salute mentale dei bambini hanno risposto 54241 genitori di bimbi di 7 anni e 35902 di bambini di 11 anni

I ricercatori hanno usato i dati del censimento e del Ministero dell’Educazione per studiare i bambini prima e dopo la data in cui dovrebbero cominciare la scuola in Danimarca (6 anni)

Il limite di questo studio risiede nel fatto che la situazione della Danimarca è particolare. I genitori che decidono di ritardare di un anno l’asilo hanno moltissime risorse pre-asilo.

Gli scienziati quindi si chiedono se ritardare di un anno consenta ai bimbi di avere più tempo per svilupparsi in un gioco non strutturato.

Altre ricerche hanno sottolineato l’importanza del gioco immaginativo per l’autoregolazione emotiva ed intellettuale dei bimbi.

“I bambini che cominciano la scuola in ritardo potrebbero godere di un’estensione più lunga a quell’ambiente giocoso” concludono i ricercatori.

Unimamme, voi cosa ne pensate?

Noi vi lasciamo con le indicazioni su come allevare bambini felici.

 

Maria Sole Bosaia

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