Unimamme, non avete mai mai avuto il desiderio di rallentare un po’ la vostra vita frenetica?
Non vi è mai capitato di fare confronti con il passato: non vi siete mai chieste come facevano una volta le mamme quando i figli erano anche di più e magari mancavano certe comodità che noi oggi abbiamo?
Una mamma blogger, Constance Hall, ha pensato agli effetti che lo stile di vita contemporaneo sta avendo sui suoi bambini e ha scritto una riflessione sul suo profilo Facebook che ha ottenuto migliaia di “mi piace” e di condivisioni.
Eccolo tradotto per voi:
“Cosa succede quanto facciamo troppa pressione alle mamme?
Una volta, dopo aver avuto il mio primogenito, ho chiesto a mio padre come diavolo avesse fatto, mia nonna, ad averne 11.
Mio papà mi ha risposto che lei aveva meno della metà della pressione che subivo io.
Lei non doveva andare in banca o al supermercato tutti i giorni, lei non doveva essere uno schianto subito dopo il parto, non metteva mai pressione ai suoi figli per raggiungere tutte le pietre miliari prima dei 3 anni, non doveva avere la casa linda, non doveva avere un thermomix (un robot per cucinare).
Lei stava con i suoi bambini e se li godeva.
Quindi come facciamo, con tutta la pressione a cui siamo sottoposte?
Molte di noi non si godono i loro figli, siamo presenti per loro solo la metà del tempo a causa della costante pressione ad avere tutto perfetto.
Andare in palestra, rispondere alle e-mails, pagare le bollette, cucinare il cavolo nero, mischiarlo, ridurlo a una polpetta in modo che nessuno si accorga che è cavolo, andare dal medico… la lavatrice! Fare benzina all’auto… colorare gli odiati capelli grigi! Preparare i pranzi dei figli perché se li ordini di nuovo sarai GIUDICATA!
Nel frattempo stiamo perdendo del tempo per stare con i nostri figli, li ascoltiamo solo per metà, preoccupati annuendo mentre il nostro cervello sta pensando ” c***o ora VIDEO EASY sta intentando causa per una multa da 12 dollari”.
Ieri, in un seminario, abbiamo fatto un esperimento, ci siamo divisi in gruppi e abbiamo raccontato una storia, a metà della storia i nostri partner dovevano smettere di ascoltare. Guardavano da un’altra parte, sbadigliavano, erano assorti nelle loro menti, rispondevano alle mail mentre noi gli raccontavamo qualcosa che giudicavamo interessante.
E indovinate come mi ha fatto sentire? Annoiata e imbarazzata per non essere stata capace di interessare nessuno, indegna e insignificante.
Quindi è così che la mia vita impegnata sta facendo sentire i miei bambini?
Oggi mi sono alzata con il desiderio di fare un respiro profondo e lasciare andare tutto, non mi importa delle tendine nuove che ho ordinato o di rendere la casa decente in modo che il mio compagno non pensi che io abbia perso la ragione.
Ma mi interessa davvero il mio tempo con i miei bambini e di come si sentano nei confronti di se stessi.
E non lascerò che le pressioni esteriori e gli ideali da “Super mamma” mi portino via tutto questo.“
Il messaggio di questa mamma è diventato virale e ha fatto riflettere tante mamme.
Unimamme e voi cosa ne pensate? Cosa ne pensate dell’esperimento raccontato? Avete mai pensato a come si sentono i nostri figli quando noi siamo prese da 1000 cose?
Vi lasciamo con un’altra riflessione di questa mamma blogger sulle mamme che sono multitasking.
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