Come tutti già saprete sabato 18 marzo scorso è andato in onda sul primo canale della Rai, in pieno pomeriggio in fascia protetta, un triste e squallido teatrino televisivo in cui donne e mamme italiane e straniere sono state profondamente umiliate da un dibattito indecente.
Lo show è andato in onda a Parliamone Sabato, programma Rai, del sabato pomeriggio dalle 16:40 alle 18:45, condotto da Paola Perego. Il programma, che occupa la fascia oraria in cui La vita in Diretta va in onda da lunedì a venerdì, tratta come quest’ultimo di temi di attualità, con la formula degli ospiti in studio e dei servizi in esterna.
Il talk show tratta argomenti popolari, il più delle volte leggeri, secondo lo stile della chiacchiera da salotto. Si tratta insomma di una di quelle trasmissioni innocue se non irrilevanti che servono ad occupare il contenitore del pomeriggio e sono il più delle volte seguite da persone anziane o da chi sta a casa e non può uscire. Spesso accompagnano come sotto fondo quello che si fa in casa e nessuno gli presta più di tanta attenzione. Tranne quando il dibattito scivola nel trash o nel cattivo gusto, una consuetudine ormai sempre più diffusa nella televisione italiana, in tutte le emittenti. Spesso si lascia perdere, ma quando il livello del dibattito scende davvero molto in basso e soprattutto si tratta di una fascia oraria in cui può capitare che davanti alla tv ci siano bambini e ragazzi, il discorso cambia. E di molto.
Il titolo della puntata era: “La minaccia arriva dall’est. Gli uomini preferiscono le straniere“. Sottotitolo: “Sono rubamariti o mogli perfette?“. Paola Perego ha introdotto l’argomento, presentando un elenco che lei stessa diceva essere preso da Internet, senza ulteriori precisazioni. Non è stato detto dove è stato preso, quale fosse la fonte di tali informazioni, chi lo avesse scritto. Un elenco che avrebbe potuto scrivere chiunque anche un adolescente sul suo blog personale, una sorta di decalogo sulle caratteristiche della donna ideale per l’italiano medio.
L’elenco individuava le caratteristiche delle donne dell’est europeo (genericamente e senza ulteriori specificazioni) nel confronto con le donne italiane. Caratteristiche che le farebbero preferire dagli uomini italiani rispetto alle connazionali. Insomma, i soliti giochetti basati sugli stereotipi: questo è meglio di quello, per suscitare dibattiti tra comari e animare uno studio in cerca di ascolti con chiacchiere da bar. Scene di questo tipo se ne vedono tutti i giorni, in moltissimi programmi televisivi.
Questa volta però la trasmissione ha davvero oltrepassato il limite della decenza, proponendo un elenco tanto volgare quanto offensivo e soprattutto facendolo su una rete della tv pubblica e in fascia protetta.
Ecco le caratteristiche che farebbero preferire agli uomini italiani le donne dell’est rispetto alle italiane:
Qui non c’è solo un elenco di luoghi comuni, ma un vero e proprio insulto all’intelligenza umana, prima ancora che alle donne.
Una donna è ritenuta ideale e quindi compagna o moglie perfetta quando è un essere non pensante, senza personalità, serva in casa e schiava a letto. Un oggetto sessuale pronto a surrogare la mamma al momento del bisogno.
Un elenco profondamente offensivo, razzista e sessista, oltraggioso per tutte le donne e spregevole nei confronti delle mamme che non hanno più il fisico dei vent’anni dopo il parto. Un’immagine della donna concepita solo ed esclusivamente come oggetto a disposizione del maschio, per soddisfare i suoi bisogni e basta.
Ma anche l’immagine dell’uomo non ne esce bene. Anzi è forse il più vituperato da questo famigerato elenco. L’uomo viene sostanzialmente dipinto come un cavernicolo incapace di instaurare una relazione matura con una donna. Una sorta di bambinone viziato a cui va presentata continua assistenza. A metà tra il bambino o il malato che deve essere accudito e il maniaco in cerca di soddisfazione alle proprie pulsioni. Non c’è niente di adulto né di sano in questo ritratto. E’ l’uomo a perderci di più e a doversi arrabbiare di più per essere così svilito.
Come se non bastasse alla presentazione dell’elenco ha fatto seguito un dibattito sconcertante dove nel finto scontro tra favorevoli e contrari allestito per il teatrino televisivo i luoghi comuni sulle donne, italiane e dell’est, sono stati perfino rafforzati. Un attore tra gli ospiti ha perfino avuto il coraggio di raccontare di quanto fosse stato fortunato un suo amico la cui fidanzata russa lo portava a divertirsi nei postriboli di Mosca.
Come se non bastasse, è stato presentato anche un servizio in cui si è fatta pubblicità ad una non meglio precisata agenzia gestita da un italiano insieme alla moglie dell’est europeo per procacciare compagne dell’est a uomini italiani, alla bella cifra di 3.000 euro. Tutto questo è andato in onda sul primo canale Rai, il canale principale della televisione pubblica italiana, di primo pomeriggio. Insulti a donne e mamme e propaganda della prostituzione.
La vicenda domenica è finita sui giornali e lunedì mattina ne parlavano tutti, tra articoli e post indignati sui social. C’è chi ha accusato chi si è indignato di essere ipocrita e vittima del politically correct. Ma la vera ipocrisia è semmai fare finta di niente quando si insultano le donne, tutte. in televisione e le si considera al livello di un oggetto che non vale niente.
Il fatto che in molti, anche donne, non abbiano colto la gravità della situazione, la dice lunga sulla condizione dei nostri tempi.
Dopo una giornata di girandole di polemiche e scuse imbarazzate dei vertici Rai, dal direttore di RaiUno, Andrea Fabiano alla presidente Rai Monica Maggioni, è stata decisa la cancellazione del programma “Parliamone Sabato”. Il danno fatto è stato troppo grande, come si legge su Repubblica.
Ma l’auspicio è che si ponga veramente fine, in tutte le trasmissioni tv di tutti i canali, a programmi degradanti per tutti: donne e uomini. Che si arrivi a promuovere e coltivare l’idea e la necessità del rispetto. Come dovere in primo luogo verso i nostri figli. Altrimenti non sorprendiamoci più degli episodi di violenza dilaganti, dai femminicidi alle violenze tra ragazzi chiamate soltanto bullismo.
Nel frattempo la vicenda è finita anche sui giornali stranieri, con servizi su Der Spiegel, El Pais e BBC. Giusto per farci riconoscere come italiani.
E voi unimamme cosa pensate di questa vicenda? Come donne e mamme vi siete sentite umiliate? Ne parlerete alle vostre figlie?
VIDEO: Donne e mamme umiliate a Parliamone Sabato
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