Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down e la campagna di quest’anno si sofferma sui bisogni definiti “speciali” delle persone che nascono con tale sindrome.
La giornata è nata per dare loro voce, permettere un cambiamento culturale con meno di pregiudizi, favorire una maggiore inclusione sociale.
“Non abbiamo bisogni speciali, abbiamo bisogni umani”: la nuova campagna per aumentare la consapevolezza sulla Sindrome di Down
Quest’anno la campagna di comunicazione internazionale si concentra su quali sono “i bisogni speciali” delle persone con Sindrome di Down.
VIDEO della CAMPAGNA (è possibile attivare i sottotitoli in italiano)
Nel comunicato stampa del Coordown, Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, dedicato a questa nuova campagna si legge:
“Le persone con Sindrome di Down, come chiunque altro, hanno bisogno umani basici – mangiare, bere, respirare e dormire – di essere nutriti, amati, educati e curati – di muoversi, comunicare, contribuire e lavorare – e di condividere, amare e vivere.
Certo, le persone con Sindrome di Down possono aver bisogno di assistenza extra. A volte possono anche aver bisogno di molta assistenza, e aggiustamenti, per soddisfare un particolare bisogno. Ma ciò non rende quel bisogno umano comune “speciale“.
Il messaggio è quello di far capire che le persone con Sindrome di Down sono innanzitutto persone e in quanto tali hanno delle necessità, che non sono “speciali”, come mangiare, bere, studiare, lavorare, avere relazioni sentimentali, ecc.
Per questo motivo la campagna punta sull’uso dell’attributo “speciali” utilizzato per i bisogni delle persone con sindrome di Down, che può portare a un diverso trattamento, mentre occorre garantire una piena inclusione sociale e una maggiore partecipazione alla vita sociale e politica.
Nel video di quest’anno, realizzato in collaborazione con l’agenzia di pubblicità Publicis New York, intitolato “Not Special Needs“, si vedono alcuni ragazzi con sindrome di Down e si parla in maniera ironica dei loro “bisogni speciali”: come indossare una corazza, o farsi massaggiare da un gatto.
Insomma un invito rivolto a tutti per cambiare mentalità e approccio culturale alla disabilità. Se diamo fiducia e opportunità alle persone, nessuna escluso, saremo stupiti da ciò che potranno fare.
Abbiamo più volte raccontato storie incredibili di persone nate con Sindrome di Down e che hanno dimostrato di non essere di meno a tanti altri: recentemente ad esempio vi abbiamo raccontato di come una ragazza sia riuscita a realizzare il suo sogno di presentare il meteo.
E voi unimamme, che ne pensate? Condividerete questo video per aumentare la consapevolezza e favorire così un cambiamento culturale?