Unimamme, oggi vogliamo condividere una storia che arriverà sicuramente al cuore di tutti i genitori che hanno figli autistici, ma anche agli altri.
“Era una bella giornata di sole a New York e così ho deciso di portare i miei bambini al parco giochi dopo la scuola. Di solito mia figlia si aggira per il parco giochi da sola giocando con ciò che cattura il suo interesse, mentre i ragazzi fanno i ragazzi.
(Mi assicuro che siano abbastanza vicino affinché io possa vederli, inoltre trattandosi di un programma dopo scuola ci sono anche le insegnanti).
Ieri è stato un po’ diverso. Una bambina mi è venuta incontro e mi ha chiesto se poteva giocare con mia figlia.
Di solito Arwen (mia figlia) ignora le persone che non conosce. Ho detto alla bambina che Arwen aveva l’autismo e che avrebbe potuto giocare oppure no. Ho anche detto che Arwen non parla e che se non voleva giocare non era colpa della bambina.
“Non è che non le piaci, non si sente a suo agio con le persone nuove”.
Mi aspettavo che avrebbe ignorato la bambina. Invece hanno giocato insieme sul muro da scalare e sugli scivoli (il preferito di Arwen) per circa 20 minuti.
Arwen l’ha seguita verso diversi attrezzi del parco giochi e quando andava per prima si voltava per assicurarsi chela bambina la seguisse.
Forse questo non sembrerà un grande evento per la maggior parte di voi. Dovete capire che Arwen ha 12 anni e questa è la prima volta che ha interagito con un bambino che non vede tutti i giorni.
Ignora perfino la maggior parte dei compagni di classe. Questo è stato un grande sforzo per lei.
Quando è arrivato il momento di andare via ho chiesto ad Arwen se volesse salutarla. Ciò che è successo dopo ha lasciato me, l’insegnante e la mamma ( quando le ho inviato un messaggio al lavoro per raccontarglielo) di Arwen in lacrime, Arwen l’ha abbracciata.
Questo non accade mai. Non abbraccia nemmeno le persone che conosce.
ps: Se sei in Jamestown, se hai una figlia di nome Ava e lei ti ha raccontato di aver giocato con una bambina di nome Arwen oggi, sei un genitore fantastico. Sia io che la maestra l’abbiamo ringraziata per essere stata così gentile con Arwen e lei ci ha guardati come se non avesse idea di cosa stavamo parlando.
Era ovvio che a lei non è mai venuto in mente di trattare Arwen in modo diverso rispetto agli altri bambini.Penso che sia questo che mi ha più colpito.
Non avrei mai immaginato di vederla farsi un’amica.”
Unimamme, questo papà ha voluto condividere su Reddit questa bellissima storia di amicizia e ci ha commosso.
A volte basta poco per aiutare una bambina, come ha fatto la piccola Ava in modo tanto naturale. Dimentichiamo a volte che i bambini hanno molto da insegnarci. Siete d’accordo?
Noi vi lasciamo con uno studio per cui autismo non è sinonimo di handicap.
Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…
Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…
Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…