Unimamme, se i vostri figli avessero bisogni speciali non vorreste che potessero crescere e studiare in un ambiente che vada incontro alle loro particolari esigenze?
In America esiste una scuola che si chiama Edutopia ed è gestita in collaborazione con la Lucas Fundation.
Si tratta di un progetto speciale che riguarda un differente modo di insegnare ai ragazzi, sia coloro che hanno problemi come l’autismo, sia tutti gli altri.
Non riguarda solo le modalità di insegnamento, ma anche di costruire ambienti che stimolino la cooperazione, il coinvolgimento e aiutino gli studenti con autismo a rilassarsi e concentrarsi meglio.
Per realizzare questa scuola sono state efettuate ricerche in ambito cognitivo, di design, valutazioni nei diversi ambiti che riguardano le pedagogia. Tutto è stato rivolto all’innovazione nella pratica dell’insegnamento, promuovendo l’esperienza diretta degli alunni nelle materie d’insegnamento, i lavoro di gruppo, il costante scambio con gli insegnanti.
Nel filmato che vi mostriamo ci sono alcuni bambini che scaricano la tensione nella stanza sensoriale.
“Le ricerche dimostrano che se gli studenti sono nella giusta mentalità e trovano risposta alle loro necessità sensoriali imparano molto meglio” dichiara un’insegnante.
La stanza sensoriale aiuta quindi gli studenti con autismo a concentrarsi e a imparare. “La stanza sensoriale è il momento più importante di tutta la giornata, gli studenti si recano qui per calmare i loro corpi e tirar fuori tutte le emozioni, stabilizzandosi diventano pronti per imparare e sono felici”.
“Quando abbiamo progettato la camera sensoriale abbiamo diviso completamente lo spazio, abbiamo messo la moquette sul pavimento in modo da assorbire parte del rumore, abbiamo applicato diverse sfumature al soffitto, abbiamo anche cambiato le luci. Quindi, quando camminano in quella stanza sentono il cambiamento“.
“Noi utilizziamo questa stanza una volta al giorno per una pausa di 30 minuti. La prima cosa che fanno è saltare su alcuni palloni di gomma, rimbalzando secondo un metronomo. Li aiuta ad ambientarsi nello spazio e a dare loro qualche input sensoriale prima che escano dalla stanza“.
“Ci sono diverse stazioni nella stanza sensoriale e ai miei studenti ne piacciono alcune in particolare. Amano il sacco da prendere a pugni e le corde. Questo solleva dallo stress e c’è anche un feedback per le articolazioni. Altri studenti hanno bisogno di calmare i loro movimenti ed ecco l’altalena. L’altalena ha un effetto calmante e fornisce un input vestibolare. Poi c’è il materasso che offre una stimolazione completa del corpo. “.
“Ciò che creiamo è uno spazio sicuro in cui scatenarsi. Il muro leggero aumenta la coordinazione occhio mano. Noi lavoriamo anche sull’equilibrio e la coordinazione. C’è il sentiero da percorrere che promuove l’aquilibrio e la consapevolezza del corpo. Abbiamo delle palle da quasi 5 kg. da tirare che aiutano a diminuire lo stress e a tirar fuori le emozioni. Questa è l’essenza di una stanza sensoriale. Aggiungiamo del materiale appropriato, in modo che i bambini non rimangano su una sedia, alla fine quando finiscono tutte le stazioni si sdraiano a terra e vengono “strizzati”. Questo aiuta a calmarli e il tocco è depressurizzante.”.
“Dopo essere stati nella camera sensoriale possono concentrarsi meglio, sono più tranquilli, le loro mani rimangono vicine al corpo, sono in grado di prestare attenzione alle mie indicazioni”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa scuola che vuole proporre un modello educativo che può essere adattato in modo flessibile per dar voce agli studenti e sostenere il beneficio della diversità nelle classi e come risorsa per l’apprendimento?
Noi vi lasciamo con la storia di un papà che ha fondato il primo pronto soccorso per l’autismo.
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