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“Non ignorate il prurito in gravidanza”: l’appello di una mamma da condividere

Published by
Valentina Colmi

Quando si dice che Facebook ti salva la vita. E’ successo ad una donna americana che aveva condiviso sui social un suo problema durante la gravidanza: immediatamente il post è diventato virale e le ha permesso di prendere la giusta decisione per lei e per sua figlia. Vediamo cosa è successo.

“Non ignorate il prurito in gravidanza”: Facebook ha salvato la vita ad una donna e a sua figlia

Christina DePino era alla 35esima settimana quando ha scritto un post su Facebook che in poco tempo è andato virale.

Ecco la traduzione:

Se sei incinta e il tuo prurito è DAVVERO forte, non ignorarlo!!! Ho iniziato ad avere un forte prurito alcune settimane fa (mi teneva sveglia di notte) e grazie al fatto che mi sono lamentata su Facebook e all’allertarsi di Jennifer, Britney e Monica, ho fatto controllare il prurito e ho scoperto di avere la Colestasi gravidica che è innocua per me – a parte il prurito da pazzi – ma può causare un nato morto dopo le 37 settimane!!!

Sono stata diagnosticata ufficialmente la scorsa settimana e ho dovuto partorirla questa settimana! Siamo così fortunati!!! Grazie ragazzi per avermi dato meravigliosi consigli che possono avermi permesso di salvare la vita della nostra piccola! Si Siamo DAVVERO FORTUNATI e emozionati!!!

(Ho reso questo post pubblico così voi potete condividerlo!) (Ora diventerò la pazza donna che andrà in giro a dire a tutte le donne incinta di stare attente!)”

Questa donna si era lamentata del prurito che aveva soprattutto sul palmo delle mani e sotto i piedi: “Sono arrivata al punto da non poter più dormire la notte…le mie braccia e le mie gambe stavano sanguinando per quanto mi grattassi” ha detto poi a Today.

Quello che ha scritto sui social è diventato in poco tempo virale e le ha fatto capire che quel prurito poteva essere qualcosa di più: molte mamme le hanno detto che si sarebbe potuto trattare di colestasi, un’infiammazione della cistifellea che colpisce le donne alle ultime settimane di gravidanza e che può portare alla morte del feto se non curata. 

Cristina ha così googlato “gravidanza e colestasi” e si è resa conto del rischio, e ha contattato il suo dottore per essere sottoposta a degli esami per accertarne la condizione. Effettivamente è stata diagnosticata la colestasi e le è stato indotto il parto alla 37esima settimana per non rischiare la salute della sua bambina. Il 28 marzo è nata così Lexa Rae, una bimba in ottima salute.

Non appena ho tenuto la mia bambina tra le braccia ho pensato “e se?” Se non mi fossi lamentata del prurito su Facebook? Se nessuno me l’avesse detto? Quello che posso fare è che anche le altre mamme sappiano” 

Non c’è una ragione scatenante per cui si può soffrire di colestasi: alcune donne dimostrano di avere una carenza di Vitamina K, ma non è detto che quella sia la causa. Inoltre:

  • il prurito non è associato ad un rash cutaneo e comincia spesso sui palmi delle mani o sotto le piante dei piedi
  • le donne che hanno 35 anni o sono più vecchie potrebbero esserne maggiormente colpite
  • le donne che hanno gravidanze multiple sono più a rischio

Una delle azioni più importanti della giornata – dice la Dr. Donnica Moore a Today – è dormire. Qualunque cosa interferisca con questo – a parte “ok, il bambino mi sta dando i calci tutta la notte” oppure “mi devo alzare a fare pipì ogni 3 ore” – è meritevole di attenzione e di una telefonata al dottore”. 

E a voi mamme è mai capitato? Conoscevate questa patologia?

Valentina Colmi

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