Non è storia di tutti i giorni quella di un bambino che salva la mamma da una grave malattia o da un incidente, eppure ogni tanto questi “miracoli” accadono. Bambini svegli, che sanno percepire il pericolo e agire in fretta. Così è accaduto negli Stati Uniti ad una mamma e al figlioletto di 9 anni. Qui vi raccontiamo questa bellissima storia a lieto fine.
Kimberly Smith è una giovane single, mamma di tre bambini, che abita nello Stato di Washington. Lo scorso mese la donna aveva iniziato a soffrire di problemi respiratori. Aveva il fiato corto e sentiva dolore al petto. Kimberly ha pensato di avere la polmonite, nulla di più grave, nonostante la malattia sia da non sottovalutare. Eppure nelle sue condizioni di salute c’era qualcosa di più grave. Tanto che la donna non riusciva nemmeno a tenere appoggiata sul petto la testa del figlio di 4 settimane, che sentiva incredibilmente pesante.
Tuttavia, la donna aveva sottovalutato i suoi sintomi e non si era preoccupata di sottoporsi ad una visita medica. La donna non avrebbe fatto nulla se non fosse stato per il figlio di 9 anni, Camdyn. Un giorno tornanto da scuola, il bambino ha trovato la madre che stava soffrendo, così ha insistito perché la donna chiamase il 911, il numero per le emergenze negli Usa, e si facesse visitare
Il bambino ha detto alla madre che a scuola gli avevano spiegato che quando qualcuno si stringe il petto come faceva lei bisogna chiamare il 911. Kimberly non aveva mai visto il figlio così insistente, così ha deciso di dargli ascolto. Così la donna ha chiamato il dottore, che ha condiviso le preoccupazioni del bambino ed è andata a farsi visitare in una clinica per le analisi dove l’hanno sottoposta ad elettrocardiogramma. Qui grazie i sanitari si sono accorti subito dagli esami che c’era qualcosa di molto grave e la donna è stata portata in ospedale con l’ambulanza.
In ospedale, a Kymberly sono state diagnosticate embolie in entrambi i polmoni. Conseguenza di un deficit della proteina S. Un problema che aumenta il rischio di coaguli nel sangue. Gli interventi chirurgici come il taglio cesareo, a cui la donna era stata sottoposta per la nascita dell’ultimo figlio, aumentano ancora di più il rischio.
I medici hanno spiegato a Kimberly che se non fosse stato per suo figlio Camdyn a quest’ora sarebbe morta.
Dopo questa brutta esperienza, fortunatamente conclusasi a lieto fine, Kimberly Smith ha deciso di sensibilizzare le persone sulla gravità dei coaguli di sangue. La donna ha raccontato che è stata l’esperienza più spaventosa che abbia mia vissuto. Il pensiero che non avrebbe più potuto stare con i suoi figli le fa stringere il cuore.
Sottovalutando i suoi sintomi, Kymberly non voleva chiedere aiuto a nessuno, rischiando la vita. Ora il suo impegno è quello di rendere consapevoli le altre persone sui segnali che arrivano dal corpo, che vanno ascoltati.
La donna è ancora in cura e ha detto all’Huffington Post, che ha raccontato la sua storia, che il figlio Camdyn le è rimasto sempre accanto. Kymberly pensa che il figlio probabilmente diventerà un medico, visto che è stato così abile a riconoscere la gravità dei suoi sintomi e ad intervenire. La donna ha detto che il pensiero di quello che è accaduto le fa venire le lacrime agli occhi. “Mi scalda il cuore sapere che i miei bambini ci tengano così tanto a me“, ha detto.
Una storia davvero commovente e bellissima.
E voi unimamme cosa ne pensate? Conoscete storie simili?
Noi ve ne ricordiamo un’altra dello stesso genere, quella di una giovane mamma salvata dal cancro grazie al suo bambino.
VIDEO: la storia di Kimberly Smith e di suo figlio Camdyn
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…
Più batteri che nel gabinetto: un oggetto davvero comune nelle case di chi ha bambini…
No, la genitorialità non deve essere per forza privazione del sonno: ecco cosa potete fare…
Quale posizione ha il vostro bambino in grembo? Non serve un'ecografia: puoi scoprirlo seguendo i…
Il cibo uccide: in Italia e in Europa ogni anno sono troppi i minori di…
Dire di no è difficile in assoluto e lo è ancor di più al cospetto…