Sappiamo che il parto non è un’esperienza da “prendere alla leggera”, una recente ricerca sottolinea perché.
Stando a una ricerca dell’Università del Michigan partorire un bimbo sarebbe equiparabile a uno sport estremo. I traumi infatti impiegano molto tempo a guarire, come se le mamme avessero affrontato una lunghissima maratona.
Lo studio ha considerato 68 donne incinte e a rischio di lesioni pelviche, seguendole tramite esami accurati simili a quelli imposti agli atleti.
“Se corri una maratona ci impieghi più tempo a guarire rispetto a chi corre un miglio solo” dichiara la professoressa Janis Miller, a capo della ricerca “alcune esperienze di parto sono più faticose di altre quindi uno dei punti principali è far sapere alle mamme che si riprenderanno, anche se a volte ci vuole più tempo”.
Spesso il medico dà l’ok alla mamma per riprendere le attività normali come il sesso o gli esercizi, dopo le 6 settimane standard, ma la realtà è diversa.
Sei settimane non sono una scelta razionale per il tempo necessario al corpo per guarire, aggiunge la Miller.
Lo studio, pubblicato sul l’American Journal of Obstetrics and Gynecology conclude che un solo esame clinico non basta per distinguere le lesioni pelviche dal parto.
Sono state scoperte nuove lesioni pelviche in donne che avevano avuto un travaglio molto lungo o erano avanti con gli anni.
Il 15% delle mamme subisce lesioni pelviche che impiegano fino a 8 mesi a guarire:
Miller paragona uno strappo ai muscoli pelvici a uno al tendine posteriore del ginocchio.
“Come il fluido dei muscoli l’edema è un indicatore per ogni sorta di gonfiore, rigidità o gonfiore muscolare. Alla fine scompare, ma quando dipende da quanto è stato estremo l’esercizio“.
Dopo aver visto i risultati Miller consiglia alle mamme che sentono che qualcosa non va dopo 6 o 9 mesi dal parto di consultare uno specialista.
Queste lesioni non possono scomparire con i normali esercizi di Kegel, necessitano più tempo per guarire.
La fisioterapista Jessica McKinney, specializzata in terapia per il bacino e ostetricia, sostiene i risultati della Miller perché fornisce la dimostrazione che le ferite e i trauma del parto richiedono tempo per guarire.
Secondo lei dopo le 6 settimane standard bisognerebbe fare domande specifiche alle mamme, chiedendo loro di sintomi alla parete pelvica, incontinenza anale o urinaria, preoccupazioni a fare il bagno o di pressioni sulla parete pelvica.
Come ricorda su Wbur sarebbero utili anche terapie mirate per aumentare la resistenza del bacino, educazione sull’intestino, vescica e salute sessuale.
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