Il sesso e la sessualità dovrebbero essere degli argomenti da affrontare con assoluta serietà già alle elementari; purtroppo la scuola sembra essere carente da questo punto di vista e i corsi di educazione sessuale sono rari e spesso “affollati” di risatine e imbarazzi soffocati. Eppure i bambini non sono immuni ai messaggi – a volte non solo quelli – a sfondo sessuale a cui i vengono sottoposti per colpa soprattutto di tablet e smartphone, che iniziano ad usare molto presto. Youtube, Whatsapp, Messenger e i vari giochi possono essere tutti mezzi per veicolare foto e video, e più in generale messaggi, non adatti ai minori.
A denunciarlo una mamma che ha chiesto all’esperto Alberto Pellai – tramite il sito di Famiglia Cristiana – come comportarsi.
“Ho due bimbi, di 9 e di 6 anni. Il più grande mi ha detto che nella sua classe, tra maschi, non si fa altro che parlare usando parole e termini ricchi di riferimenti sessuali. Parole molto pesanti, unite a gesti delle mani e del corpo. In particolare, due o tre bambini continuano a fare discorsi che hanno a che fare con pratiche sessuali e stupri. Mio figlio piangeva riferendomi questi fatti e ha detto che in più situazioni si è adeguato ai discorsi, per non sentirsi escluso, pur sperimentando disagio e percependo che ciò che stavano dicendo fosse sbagliato”.
Pellai sostiene che il bambino ha parlato con la famiglia perché ha percepito che i genitori hanno per lui un progetto educativo, per il quale il bimbo sa che può fidarsi, e quindi ha condiviso il suo malessere con i suoi genitori. Questo è sicuramente un bene, ma per quanti si può dire altrettanto?
Ad esempio alcuni genitori pensano che non ci sia nulla di sbagliato che i figli guardino dei contenuti per adulti sui loro telefonini.
Pellai suggerisce di parlarne anche con gli altri genitori durante un’assemblea di classe: il tema è molto caldo e forse a qualcuno interesserà meno del programma delle materie o della qualità degli insegnanti, però è importante prestare attenzione a come si comportano i ragazzi, se non vogliamo che da adolescenti esprimano la loro sessualità in maniera sbagliata.
Tra sexting, invio cioè di foto a sfondo sessuale, e cyber-bullismo sempre più diffuso, occorre prevenire.
E voi unimamme cosa ne pensate? Avete mai chiesto a vostro figlio se in classe si parla di argomenti del genere?
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