La salute dei bambini è a rischio per colpa di un’alimentazione sbagliata, troppo ricca di grassi, zucchero e sale. Alimenti che tutti noi consumiamo quotidianamente, in quantità eccessive, spesso senza nemmeno rendercene conto, perché oltre ai condimenti che aggiungiamo noi ai cibi, zucchero, sale e grassi sono contenuti in molti cibi.
Spesso è difficile conoscere soprattutto le quantità di sale e zucchero aggiunti agli alimenti confezionati. Sono eccessive e non ce ne rendiamo conto. Ridurre i condimenti, quindi diventa quasi inutile se poi quello che abbiamo tolto lo assumiamo con i cibi confezionati.
Se zucchero e sale nascosti negli alimenti sono un danno per la salute degli adulti, in termini di obesità, ipertensione e malattie cardiovascolari, ancora più in pericolo è la salute dei bambini.
I piccoli, infatti, sono più esposti perché più propensi a mangiare cibi grassi, zuccherati e salati. Snack, caramelle e dolciumi vari sono irresistibili per i bambini. Se si fa fatica in genere a privarli di questi alimenti, figuriamoci quando i bambini sviluppano una vera e propria dipendenza nei loro confronti.
Questo perché le aziende alimentari hanno affinato le loro strategie di vendita e utilizzano una combinazione tale di ingredienti, soprattutto zucchero e sale, da rendere alcuni cibi irresistibili e irrinunciabili. Se ne consumano in gran quantità e non si riesce a smettere. Come una vera e propria dipendenza.
Questo è il problema denunciato da una recente inchiesta di “Indovina chi viene a cena?“, uno spin-off di Report, andata in onda sui RaiTre il 3 aprile 2017, sull’abuso di zucchero, grasso e sale nei prodotti alimentari.
Questi tre ingredienti vengono utilizzati in gran quantità dalle multinazionali dell’alimentazione. Hanno fatto la loro fortuna di queste aziende, come ha denunciato il Premio Pulitzer Michael Moss, giornalista del New York Times, nel libro “Grassi, dolci, salati” (2014, Feltrinelli), sugli inganni dell’industria alimentare. Queste aziende usano questi 3 ingredienti per dare struttura ai cibi e coprire il cattivo gusto di certi alimenti confezionati. Moss ha definito i tre ingredienti la “Santa Trinità“.
Esperti nutrizionisti hanno spiegato nel servizio che i tre ingredienti della Santa Trinità, sale, zucchero e grasso sono tra loro collegati. Se in un prodotto viene ridotto uno di essi, inevitabilmente si devono aumentare gli altri, per mantenere il gusto del cibo. Il sale ad esempio esalta lo zucchero. Mentre un prodotto a basso contenuto di grasso spesso avrà un elevato contenuto di zucchero.
Gli ingegneri del gusto hanno ideato sofisticate combinazioni di sapori, a base di sale, zucchero e grasso, che danno un piacere massimo e irresistibile. I cibi che contengono questa combinazione hanno fatto la fortuna delle multinazionali dell’alimentazione, con miliardi di dollari di fatturato.
Queste particolari combinazioni di sapori che invitano a consumare un alimento in sempre maggiori quantità si applicano a tutti i prodotti:
Tra questi alimenti, sono molti quelli che vengono consumati quotidianamente dai bambini. Con le conseguenze che si possono immaginare sulla loro salute.
Le raffinate combinazioni di zucchero, grasso e sale contenute negli alimenti li rendono talmente irresistibili che siamo portati a finire subito un’intera confezione di biscotti o patatine fritte. I risultati si vedono sulla salute, tra obesità e malattie cardiovascolari. Il nostro palato ormai è dipendente da zucchero, grasso e sale e ne vogliamo sempre di più.
A causa delle conseguenze della cattiva alimentazione sulla salute, i cardiologi americani hanno denunciato che negli Usa i bambini di oggi sono la prima generazione ad avere un’aspettativa di vita inferiore a quella dei loro genitori. Una conseguenza terrificante, colpa di obesità e diabete provocati dall’eccessivo consumo di zucchero. Nella salute dei bambini una dieta corretta è diventata fondamentale.
In Italia, i bambini consumano un’elevata quantità di zucchero già solo a colazione. Nel nostro Paese ci sono il 20% di bambini in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 10%. Cifre cresciute molto negli ultimi anni.
I cardiologi americani avvertono che i bambini sotto i due anni non devono assolutamente consumare zucchero. Infatti, quando i bambini a questa età provano lo zucchero, poi vorranno mangiarlo sempre.
Negli Stati Uniti i prodotti alimentari devono indicare in etichetta gli zuccheri aggiunti. In Europa ancora quest’obbligo non esiste.
Nell’inchiesta viene anche spiegato che a Bruxelles, dove ha sede l’Unione Europea, hanno la loro base moltissime lobby dei vari produttori alimentari, che influenzano le norme europee.
Insomma, il messaggio finale è: lo zucchero va limitato, soprattutto nei bambini. Come abbiamo già evidenziato, un eccessivo consumo provoca diabete e a malattie cardiache nei bambini. Non solo, ma danneggia gravemente anche il loro fegato. Conseguenze molto serie a cui fare massima attenzione.
Voi unimamme, che ne pensate? Curate l’alimentazione dei vostri figli? Seguite i consigli del pediatra e degli esperti di nutrizione? Noi vi consigliamo di guardare la puntata per intero su Raiplay.
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