E’ credenza comune che la gravidanza sia uno stato di grazia: la donna deve sentirsi grata per la sua condizione, felice, piena di progetti per il futuro.
Non si parla mai di gambe gonfie, vomito, emorroidi o di conseguenze più pesanti come l’iperemesi gravidica o il diabete gestazionale. Persino Kim Kardashian ha detto che la dolce attesa non è affatto dolce, a volte. Però se lo si dice si è delle ingrate, perché solo per il fatto di essere incinte bisogna tacere e sacrificarsi, pensando a tante che magari ci provano e non riescono ad avere figli.
Non la pensa così una mamma americana, Lauren Patterson, che ha rotto il silenzio e ha raccontato la sua storia.
“Non mi piace la gravidanza”: non bisogna vergognarsi di dirlo
“Che strano il mondo in cui viviamo. Per una società che richiede trasparenza e la brama di onestà, possiamo certamente essere intolleranti e addirittura crudeli quando le persone le danno” scrive su Scary Mommy.
Lauren ha raccontato di aver condiviso le sue sensazioni in un gruppo su internet: “ho avuto il coraggio di ammettere che, a causa di sintomi fisici estremi e le lotte emotive, non mi trovavo beatamente nella mia gravidanza in corso. Certo, questa ammissione è stata fatta in forma anonima a un gruppo di sconosciuti su internet, e sappiamo tutti che i forum online sono invasi da troll orribili. Ciò nonostante, il loro sdegno si è mischiato alla mia insicurezza e mi sono sentita sopraffatta dall’ansia“.
La donna per fortuna – grazie alla terapia e alla remissione dei sintomi – si è sentita meglio e ha avuto più chiara la situazione; c‘è infatti la credenza che una donna – una volta incinta – sia immune dalle brutture della vita, che viva per nove mesi su una nuvola e che sia sempre euforica. Come sempre è un tabù pensare il contrario, anche perché impera il cliché della mamma santa che tutto può e tutto sa già dal test positivo.
“Mentre la mia prima gravidanza è stata un sogno, fino a poco tempo fa, la gravidanza in corso è stato un incubo a occhi aperti. I mesi che ho trascorso con la nausea costante ed episodi di vomito violenti (grazie alla iperemesi), la pressione sanguigna a terra, l’emicrania acuta, la disidratazione abbastanza grave da giustificare una visita al pronto soccorso, la stanchezza debilitante e il prendersi cura di un bambini a tempo pieno, sono stati alcuni più impegnativi della mia vita”.
Oltre a questo c’erano i sintomi emotivi: “ci sono stati momenti – molti più di quanto mi piacerebbe ammettere – in cui la gravidanza era più un peso che una benedizione“. Con l’aiuto di un terapista Lauren è riuscita a stare meglio e a chiarire che il fatto di essere incinta sia davvero una fortuna, ma ha voluto condividere il suo pensiero con altre mamme affinché non si vergognino dei loro sentimenti, anche negativi.
Non significa infatti essere delle cattive persone o chi i figli non saranno amati: “cerchiamo di empatizzare di più tra noi mamme, di capirci e ovviamente di non giudicare“.
Mica facile, però.
E voi unimamme cosa ne pensate?