I bambini nati con il cesareo hanno il 40% di probabilità in più di diventare obesi, rispetto ai bimbi nati con parto naturale, come vi abbiamo già riferito in un articolo di qualche mese fa. Oltre ad una maggiore esposizione al rischio di obesità, ci sarebbe anche quello di un sistema immunitario più fragile, dunque maggiormente esposto ad allergie e infezioni. Così secondo una ricerca della American Heart Association Scientific, secondo la quale la nascita con parto cesareo priverebbe i bambini di alcuni microrganismi essenziali.
Il professor Noel Mueller, autore dello studio e assistente di epidemiologia presso la John Hopkins University, ha spiegato: “Pensiamo che la ragione di ciò possa essere dovuta ai microrganismi che si trovano nel canale del parto. Abbiamo il sospetto che tali microorganismi possano portare benefici alla salute di un bambino, tra i quali migliorare il metabolismo e la formazione del sistema immunitario“.
Ora, però, un’altra ricerca viene in aiuto dei bambini nati con il cesareo, dimostrando alcuni effetti benefici per la loro salute che vengono da risorse inaspettate: gli animali domestici.
I ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, hanno scoperto che nelle famiglie con cani e gatti i bambini nati con il cesareo sono protetti dal rischio di sovrappeso e allergie. Non solo, sono protetti anche i neonati non allattati al seno. Una protezione che avverrebbe già dai primissimi mesi di vita dei piccoli.
Inoltre, cani e gatti in casa proteggono i neonati anche dal rischio di trasmissione di Streptococco B durante il parto. Una protezione, dunque, che inizia anche prima della nascita e dipende dall’esposizione della mamma agli animali domestici durante la gravidanza. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Microbiome.
I ricercatori hanno studiato l’esposizione agli animali domestici nell’utero e fino a tre mesi dopo il parto. Lo studio ha riguardato 746 bambini canadesi, tra il 2009 e il 2012.
Sono state analizzate le feci dei neonati e la presenza di batteri. Mentre alle mamme è stato sottoposto un questionario.
È stato accertato che nei bambini nati in famiglie con cani e gatti il loro microbioma (ovvero l’insieme dei microrganismi del tratto digestivo) presenta in notevoli quantità due batteri: Ruminococcus e Oscillospira. Batteri che provengono dagli animali domestici e dai quali dipende una riduzione delle allergie infantili e dell’obesità.
L’esposizione, è stato scoperto, influenzava il microbioma in modo indiretto durante la gravidanza. I batteri venivano passati dagli animali domestici alla madre e al feto. Un’influenza che si manifestava già nei primi tre mesi di vita del bambino, perfino quando l’animale era entrato in casa poco prima del parto.
Questa protezione riguarda i neonati in generale, ma è importante soprattutto per quelli nati con il cesareo o non allattati al seno. Gli effetti protettivi, infatti, sono stati notati anche in queste situazioni, in cui sono più elevati i rischi di obesità e asma.
L’esposizione agli animali domestici, poi, ha ridotto il rischio di trasmissione di Streptococco B durante il parto vaginale. Batterio che può provocare la polmonite nei neonati.
Grazie a questi studi, in futuro potrebbero essere creati degli integratori che contengono i batteri provenienti dagli animali domestici. Una scoperta importante.
Voi unimamme che ne pensate? Avreste mai immaginato questi effetti degli animali domestici sulla salute dei bambini?
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