Unimamme, magari vi è capitato o vi capiterà di sentirvi un po’ giù, di accusarvi di non fare abbastanza per i vostri figli, per questo motivo dovreste fermarvi un attimo a riflettere come la mamma che stiamo per presentarvi.
Alyce Kominetsky è una mamma blogger che ha scritto una bella riflessione su cosa voglia dire essere mamma.
“Ricordate? Ricordate come era vostra madre quando eravate piccole? Io si.
Mi ricordo lei che mi rimboccava le coperte e mi dava il bacio della buonanotte ogni singola notte.
Mi ricordo che mi aiutava con i compiti a casa
Mi ricordo che ha pianto con me quando mi si è spezzato il cuore.
Mi ricordo che ha riso con me quando abbiamo avuto qualcosa da festeggiare.
Mi ricordo che mi bagnava la fronte con un panno bagnato quando ero malata.
Mi ricordo che era sempre al mio fianco.
Ma più di tutto mi ricordo LEI.
Possiamo essere piuttosto dure con noi stesse vero?
Ci chiediamo se stiamo facendo abbastanza, se stiamo offrendo abbastanza, costruendo cose a mano, pulendo abbastanza, facendo abbastanza le mamme.
Ci mettiamo in dubbio no?
Siamo abbastanza come mamme? Stiamo facendo abbastanza bene il nostro lavoro? Mancheremo ai nostri bambini? I nostri bambini stanno facendo troppo? La casa è abbastanza pulita? Abbiamo fatto i piatti? Abbiamo pensato a un’attività per le prossime grandi vacanze? La lista continua e continua care amiche.
Perché ci facciamo questo?
Che cosa ricorderanno?
Spero che mia figlia, guardando al passato, ricordi la persona che sono stata. Spero che apprezzi il tempo trascorso insieme. Voglio che ricordi i preziosi momenti giornalieri che hanno definito la nostra relazione.
Alla fine della giornata “le cose” non contano. Non voglio che mia figlia ricordi “quelle cose” Voglio che lei ricordi me. Il mio cuore, la mia anima e l’amore che ho per lei.
Quando lei ripenserà alla sua infanzia non ricorderà la pila del bucato sul divano, se non per il fatto che ci salvata dentro e rideva. Non ricorderà un lavandino pieno di piatti, ricorderà i nostri piatti come una famiglia, i nostri cuori e pance piene.
Non ricorderà se la mamma di Sally ha portato qualcosa fatto a mano, senza glutine, cupcake organici e sua mamma invece una borsa piena di biscotti comprati in negozio. Si ricorderà che ero lì per prenderla e ascoltare ogni dettaglio della sua giornata.
Perché facciamo questo a noi stesse? Perché ci facciamo del male? Ci trasciniamo fino all’esaurimento per essere perfettamente da “Pinterest”?
Questo è il punto. Nessuno di noi è perfetto e, francamente, vogliamo davvero esserlo?
La confusione e il caos. Questa è la maternità. Questo vuole dire essere una famiglia. I ricordi che costruiamo con i nostri bambini saranno ciò che ricorderanno di noi.
I nostri bambini ci amano. Incondizionatamente.
Ci amano quando siamo al nostro meglio, ma ci amano comunque anche quando non lo siamo.
A loro non importa se siamo stanche e malmesse. Ci guardano e dicono “Ti somiglio, mamma”.
Questo è ciò che ricorderanno.
La prossima volta che vi butterete giù perché non avete fatto tutte le cose nella vostra lista sommate le coccole, i momenti e gli infiniti “ti voglio bene”.
Questa è la lista che dovremmo sempre ricordare. Perché questa è la lista che ricorderanno i nostri bambini.”
Unimamme, cosa ne pensate di queste parole pubblicate sull’Huffington Post?
Anche voi vi siete sentite come questa mamma?
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