Quando abbiamo un piatto caldo in tavola non pensiamo che c’è qualcuno che non riesce a permetterselo; per non parlare del cibo che buttiamo. Troppo spesso finiscono in pattumiera resti di cibo che sono ancora buonissimi, che appunto non abbiamo mangiato per via magari di porzioni troppo abbondanti.
Questo accade anche a scuola, dove ogni giorno si butta via una grande quantità di cibo. Ovviamente è uno spreco non soltanto di buon senso, ma anche economico: a pensarci per fortuna sono stati un gruppo di bambini che hanno creato una mensa davvero particolare.
A Rio Crosio, in provincia di Asti, una quinta elementare chiamata “Bimbisvegli” ha inventato il progetto della mensa scolastica a zero sprechi. I pasti non consumati – compresi il pane e la frutta – verrano ritirati dalla Caritas e consegnati alle famiglie indigenti. Questo è stato possibile grazie ad una legge regionale che molti – anche nel resto d’Italia – dovrebbero seguire.
I bambini inoltre servono ai loro compagni delle porzioni consone – o intera o mezza – e alla fine del pasto sparecchiano. Si tratta di una consapevolezza che spesso non hanno nemmeno gli adulti, ma che così facendo riduce di molto i costi, oltre ovviamente ad aiutare le famiglie bisognose.
La conclusione di questo bellissimo progetto – non certo privo di ostacoli – è anche merito del maestro Giampiero Monaca, nella cui classe i banchi sono disposti a gruppi, dove c’è un tappeto a terra per chi vuole leggere e una libreria. Cosa più importante: il parere di ogni bambino conta, non è solo un numero.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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