L%26%238217%3Bautismo+%C3%A8+una+%26%238220%3Bselezione+positiva%26%238221%3B%3A+uno+studio+di+genetica+lo+afferma
universomammait
/2017/04/20/lautismo-suoi-geni-si-evolve-nel-cervello/amp/
Salute e benessere bambini

L’autismo è una “selezione positiva”: uno studio di genetica lo afferma

Published by
Valentina Colmi

Ormai la scienza ha determinato che l‘autismo è una malattia di origine genetica, quindi i vaccini non centrano nulla. Cosa lo determina allora? Pare che sia in realtà una “selezione positiva”, e non un difetto genetico come in molti sarebbero portati a pensare. Che cosa significa esattamente?

L’autismo è una selezione positiva, cosa significa

La componente genetica legata allo sviluppo dello spettro autistico in realtà viene favorita da una sorta di selezione naturale che invece che venire eliminata dalla natura – secondo Darwin per esempio solo chi si adatta meglio all’ambiente sopravvive – viene favorita perché si assiste a un miglioramento delle capacità cognitive.

Questa ipotesi è stata confermata da uno studio genetico su più di 5000 soggetti affetti da autismo, pubblicata su PLOS Genetics dalla scuola di medicina di Yale.

Come appunto sosteneva Darwin con la sua teoria dell’evoluzione, le caratteristiche genetiche che hanno un impatto negativo sulla riproduzione vengono eliminate molto rapidamente; se invece queste caratteristiche non sono poi così compromettenti è molto probabile che permangano e si sommino in generazioni successive. Eppure, paradossalmente, la selezione naturale non ha eliminato nel cervello le malattie mentali che sono in gran parte ereditate dalla famiglia.

L’autismo è un caso particolare perché le persone che ne sono affette possono sviluppare delle capacità cognitive molto interessanti, pur avendo dei limiti nella comunicazione verbale e non verbale. Quindi l’ipotesi della ricerca è che non siano stati eliminati dalla specie umana perché porterebbero dei vantaggi.

Abbiamo scoperto che queste varianti sono associate oltre che ai disturbi dello spettro autistico, anche a un elevato livello intellettivo” –  ha detto Renato Polimanti, uno dei due autori come si legge su Scienze – “L’idea è che durante l’evoluzione queste varianti con effetti positivi sulla funzione cognitiva abbiano subito una selezione positiva, che però ha avuto un costo: in questo caso, un maggiore rischio di disturbi dello spettro autistico”.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Valentina Colmi

Recent Posts

  • Attualità

Tale mamma, tale figlia (e tale nonna): Heidi Klum posa con figlia Leni (e mamma Erna)

Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…

2 settimane fa
  • Famiglia

Nomi per gemelli: questi sono i più belli / evocativi che potete scegliere

Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…

2 settimane fa
  • Attualità

Raffaella Fico orgogliosa della figlia, campionessa a 12 anni: che Pia abbia preso da papà?

Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…

2 settimane fa
  • Famiglia

I telegiornali non sono per bambini | Una guida per introdurre i più piccoli alle news

Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…

3 settimane fa
  • Gravidanza settimana per settimana

Gravidanza e maternità a rischio: come funziona e chi può ottenerla?

In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…

3 settimane fa
  • Famiglia

Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: sì, ma fino a che età?

Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…

3 settimane fa