Davanti a una grande tragedia pochi riescono a convertirla in qualcosa in grado di trasmettere speranza, come ha fatto la mamma Keri Young.
Vi avevamo parlato di lei poco tempo fa, mentre stava portando avanti la sua gravidanza avendo deciso di donare gli organi della sua bambina anencefalica.
Alla notizia che la sua bambina era gravemente malata e che non aveva speranza di sopravvivere Keri aveva pensato subito alla donazione degli organi.
Suo marito Royce, padre della bimba a cui è stato dato il nome di Eva ricorda così quel momento: “letteralmente nel momento più brutto della sua vita, scoprendo che la sua bambina era destinata a morire aveva impiegato meno di un minuto a pensare a qualcun altro e a quanto il suo altruismo avrebbe potuto aiutare”.
Keri e suo marito, che hanno documentato il loro viaggio suoi social network hanno pubblicato una foto su Instagram insieme alla loro piccina e al figlio maggiore Harrison.
“Diciamo ciao e arrivederci alla nostra piccola Eva ieri. Lei era perfetta a modo suo”.
Royce ha scritto sulla sua pagina Facebook che portare avanti la gravidanza non è stato facile “Keri è stata in trincea tutto il tempo, sentendo ogni piccolo calcio, ruttino e giramento. Lei ha ricordato ogni momento del giorno che stava portando in grembo un bimbo che sarebbe morto. La sua schiena le faceva male. I suoi piedi erano doloranti. Ha avuto tutte le cose super divertenti della gravidanza. Ma la luce alla fine del tunnel di 9 mesi diventerà un’oscurità che non ha mai provato un paio d’ore dopo la nascita di Eva. Lei è l’unica che dovrà gestire le conseguenze di avere un bambino, il suo latte, il processo di ripresa, ma senza il conforto di un neonato a ricordarti che ne è valsa la pena.”
Royce ha spiegato perché ha deciso di condividere la storia della sua famiglia.
“Quando nostro figlio Harrison si fa male o bisogna mettergli un cerotto Keri gli chiede: “Non sei forte? Non sei coraggioso?” Io sto guardando Keri ora e non devo chiedere. Lei è FORTE. Lei è CORAGGIOSA. Lei è incredibile. Lei è notevole. Lei è venuta fuori da uno stampo diverso, combinando umorismo, bellezza, coraggio, leggerezza, carattere, integrità in una donna spettacolare. E, in qualche modo, questa è mia moglie. Non che avessi bisogno di una terribile situazione per vedere tutto questo, ma tutto ciò mi ha fatto venir voglia di condividerlo”.
Noi ammiriamo molto la coraggiosa scelta di Keri e della sua famiglia, in special modo in un momento tanto drammatico. Speriamo che, dopo aver lasciato l’ospedale senza la sua piccola, questa mamma ricordi sempre che la sua bimba ha fatto la differenza, per qualcuno, in questo mondo.
Unimamme, voi cosa ne pensate?
Cosa avreste fatto al posto di Keri?
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