Purtroppo spesso le mamme smettono di allattare e uno dei principali motivi è il ritorno al lavoro e il conseguente inserimento dei figli al nido.
Da oggi però qualcosa cambierà, almeno per le mamme di Roma.
Se infatti fino ad oggi il latte materno era considerato al pari di un qualsiasi alimento portato dall’esterno, e quindi vietato, la situazione a partire dal prossimo anno cambierà.E’ infatti recente la delibera, a firma Pd, ma approvata all’unanimità in Campidoglio, che stabilisce l’attivazione di un servizio per la conservazione e la somministrazione del latte materno negli asili nido comunali e convenzionati.
Tale possibilità, presente già in altre città di Italia, a Roma era in realtà già concessa solo per le mamme appartenenti ad una Asl (la RmB, da sempre molto attenta al discorso allattamento e maternità) ma era facoltativo per gli asili nido. Da settembre invece le mamme che ne faranno richiesta potranno ottenere l’attivazione del servizio nel nido dove manderanno il figlio, e potranno quindi lasciare il loro latte alle educatrici per somministrarlo successivamente ai bambini.
Certamente il latte dovrà essere consegnato rispettando alcuni requisiti igienico-sanitari, come ad esempio contenitori ermetici ed etichettati.
Circa invece la conservazione, secondo quanto riportato dal sito della LaLecheLeagueItalia, ricordiamo i tempi per il latte materno:
I vantaggi della delibera sono diversi:
Considerando che alcune mamme portano i figli a soli 4 mesi all’asilo, si tratta certamente di una bellissima notizia! Prima chi lo faceva era obbligata a dare ai figli il latte artificiale, e quindi capitava che i bambini smettevano di essere allattati anche prima dei “fatidici” 6 mesi.
Anche l’Unicef, tramite il suo portavoce Andrea Iacomini, ha accolto positivamente la delibera spiegando che si tratta di “un atto di grande civiltà” a tutela della salute dei bambini prima di tutto, ma non solo, si legge su Repubblica.
Oltre a Roma, diverse regioni e città hanno nidi che offrono questo servizio:Genova, Milano e Bologna e in generale Liguria, Sardegna e Emilia Romagna.
E voi unimamme che ne pensate? Avete avuto problemi con il latte materno e l’asilo nido?
Vi lasciamo con una direttiva ministeriale che tutela l’allattamento in pubblico. Che finalmente l’Italia si stia muovendo nella giusta direzione? Noi lo speriamo!
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