Tutti vorrebbero incontrare o aver incontrato un insegnante come il protagonista della nostra storia, una persona capace di vedere ciò che c’è di speciale in ciascuno e saperlo valorizzare.
Chris Ulmer, fino a poco tempo fa, era un incredibile insegnante di sostegno per bambini con autismo o affetti da altri deficit. Prima di iniziare la lezione, per 10 minuti, elogiava i suoi alunni, incoraggiandoli e facendoli sentire apprezzati.
Questo professore condivideva i filmati su una pagina Facebook, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dei genitori dei bambini.
“Gli studenti della mia classe erano straordinari, erano divertenti, coinvolgenti e carismatici. Il resto delle persone però non li comprendeva davvero. Nessuno li stimava. Io volevo mettere in risalto queste persone, aiutarle a mostrare al mondo ciò che avevano da offrire”.
Così, dopo aver tentato di raccontare le loro storie in un libro, che purtroppo non ha trovato l’accoglienza sperata, perché rigettato da più di 50 case editrici, Chris si è rivolto nuovamente ai social network per far conoscere le storia di questi piccoli, grandi eroi.
Ora la sua pagina Facebook: Special Book for Special Kids ha più di un milione di fans e Chris ora viaggia in tutto il mondo intervistando i bambini speciali e chiedendo loro ciò che hanno di speciale.
Owen, per esempio, uno degli intervistati, è un ragazzino che non può usare braccia e gambe e per spostarsi rotola per terra “non importa cosa, tu sei sempre in grado di fare tutto. Non arrenderti mai”.
Chris Ulmer si riferisce a questi coraggiosi e magnifici bambini come neurodiversi :”vuol dire che il cervello di ciascuno è diverso e quando rispetti questa idea, cominci a vedere che tutti sono uguali“.
“Considero il mio ruolo normalizzare la diversità della condizione umana. “
Un aspetto della sua nuova occupazione che gli reca molta gioia è quello di intervistare i fratelli e le sorelle che vedono molto al di là di qualsiasi disabilità in famiglia.
“Quando li vedete comunicare l’uno con l’altro è tutto molto onesto e puro. Loro vedono solo i fatti non le cose in più che noi aggiungiamo”.
Tinley, una bambina di 6 anni, ha la Sindrome di Apert, una condizione che influenza la forma del suo cranio e per questo viene spesso presa in giro a scuola.
Suo fratello minore, che lei chiama “il mio David” la protegge dai bulli, quando Chris gli ha chiesto cosa rendesse Tinley speciale lui ha risposto:
“lei gioca con me”.
In un altro filmato ci sono Ethan, un bambino autistico e sua sorella Leya.
“Se abbiamo pazienza e amore questo è tutto ciò che basta” afferma saggiamente Leya.
“Se sei un genitore che sta combattendo contro una diagnosi questo ti metterà in contatto con altri genitori nel mondo e agli individui con la stessa diagnosi del tuo bambino e questo ti aiuterà a dissipare la paura”.
Chris comincia sempre le sue interviste con questa formula: “cosa c’è di speciale in te?” oppure “cosa vorresti che il mondo sapesse su di te?”.
“Tratto chiunque con rispetto e sono estremamente positivo. Entro in qualunque interazione con il presupposto che la persona può comprendermi e che siano capaci di comunicare” spiega Chris su BBC. com
Alcuni bimbi usano la tecnologia per comunicare e altri invece il linguaggio del corpo.
“Quando faccio un nuovo amico gli dò il 5″.
Chris aggiunge che ognuno comunica in modo diverso, se un bambino non parla o lui usa solo le parole il piccolo potrebbe essere frustrato per l’incapacità di partecipare alla conversazione.
“Una volta ho intervistato un bambino che non smetteva di colpire la sedia mentre gli parlavo. Ho smesso di parlare e ho fatto come lui. Lui ha afferrato la mia mano, si è girato e mi ha sorriso perché stavo comunicando con lui al suo livello“.
Chris riconosce che alcune storie sono molto commoventi e in quel caso lascia che vengano raccontate interamente “vogliamo far saper che c’è una parte di umanità trascurata e che possiamo aiutarli molto meglio di così”.
Tra i filmati c’è anche quello di Hayden, un ragazzino che ha avuto un ictus cerebrale alla nascita e a cui i medici avevano detto che non avrebbe mai potuto camminare, parlare, pensare o sentire.
“Tu avrai un profondo impatto su questo mondo. Diffonderai più amore e gioia di quanto qualsiasi dottore o professionista potrà mai comprendere” ha dichiarato Chris. Il post ha ricevuto 8 mila commenti.
Con la sua pagina web e le interviste Chris sottolineare anche il problema dei bimbi vittime di bullismo a causa della loro diversità.
“Una parte della piattaforma ha lo scopo di trovare una soluzione e aiutare i genitori a educare i figli che possono essere diversi, ma che hanno tanto da offrire, noi dobbiamo rispettarli e includerli nella nostra società”.
Chris Ulmer ottiene fondi per la sua organizzazione no profit tramite donazioni e facendo lo speaker in occasioni di conferenze.
Unimamme, voi cosa ne pensate dell’attività di questo insegnante, della sua sensibilità nell’affrontare il tema della disabilità? Seguirete la sua pagina? Noi si!
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