Un paio di mesi fa ho avuto un aborto tubarico che ho raccontato: la gravidanza era ectopica, comunemente detta extrauterina, ovvero l’embrione, invece di impiantarsi nell’utero si era impiantato nella tuba. Per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi e non sono dovuta essere operata per farvi togliere la tuba. So di aver vissuto l’ipotesi migliore.
La stessa cosa purtroppo non è successo a una mamma americana, Laura Niebauer Palmer, che ha vissuto una storia di aborto extrauterino e che ha dovuto sottoporsi all’intervento di asportazione della tuba. E dalla sua esperienza, ha voluto trarre alcune conclusioni.
Aborto spontaneo e gravidanza ectopica: tutto ciò che non viene detto
Laura comincia col dire che da quando si vede il test positivo si incomincia già a fare spazio all’idea di diventare mamme, per questo quando avviene un aborto spontaneo si vive un lutto, indipendentemente dalla settimana di gravidanza. E spesso le mamme che ne vivono uno si trovano da sole, perché chi sta loro attorno non comprende appieno quello che stanno vivendo.
Il fatto di aver avuto una gravidanza che poi si è rivelata ectopica ha cambiato questa mamma, e per questo motivo ha voluto raccontare come. Ecco allora secondo lei le 5 verità che non vengono mai dette:
1- Le cicatrici fisiche sono un ricordo di ciò che poteva essere: “Ci sono momenti in cui sto facendo nella doccia o mi sto cambiando i vestiti e li vedo, quei tre piccoli fori che riflettono il buco più grande nel mio cuore” scrive questa mamma ed è vero. Anche se fisicamente si sta bene, emotivamente la strada è ancora in salita.
2 – Il tempo non ha più lo stesso valore: dopo che i medici danno l’autorizzazione a provare di nuovo, è molto probabile che ci si svegli pensando a quale giorno del ciclo si è arrivati, si calcoli l’ovulazione e si aspetti con ansia che il ciclo non arrivi.
3 – Si erige un muro invisibile con le amicizie: questa mamma racconta che due sue amiche storiche sono in dolce attesa e che spesso si trova che vuole sentirle ma poi non ce la fa. Nonostante sia felice per loro, non può fare a meno di pensare che anche lei avrebbe dovuto vivere questo periodo nelle stesse condizioni, invece che “senza pancia”. Ci si chiede “perché a loro è andata bene e a me no?”.
4 – La fede può essere messa a dura prova: per chi come Laura è credente, in queste occasioni la fiducia in Dio può magari incrinarsi un po’. Lei per esempio è uscita in lacrime dopo essere ritornata in chiesa perché le hanno chiesto come stesse.
5 – Il matrimonio deve affrontare una sfida: quando capita un aborto, può capitare che la coppia viva le emozioni in modo diverso. Magari una frase detta male, un silenzio, un non chiedere “come stai?”, possono essere motivo di litigi e malumori. E’ proprio in questi momenti che bisogna essere dalla stessa parte e attraversare il proprio dolore mano nella mano. Laura racconta che il suo matrimonio, alla fine, ne è uscito rafforzato.
Questa mamma conclude dicendo che ciò che le è accaduto le ha permesso di entrare in un mondo “segreto” ai più, venendo a sapere di storie simili alla sua, mentre prima era come se vivesse su un’isola felice. Per questo ha voluto condividere le sue esperienze su ScaryMommy, perché spera che sempre più donne capiscano che non sono sole e che non serve isolarsi.
E voi unimamme cosa ne pensate?