“L’istinto materno non esiste e non tutte le donne vogliono diventare mamme”. Sono le affermazioni lapidarie fatte da Amy Blackstone, professoressa di Sociologia all’Università del Maine e blogger di “we’re {not} having a baby“, non avremo un bambino. Un titolo un programma.
Le affermazioni della prof. Blackstone sono destinate a far discutere. Sono uscite negli Stati Uniti nei giorni della festa della mamma. Per guastare la festa alle mamme, viene da pensare. O forse per sollevare lo spirito delle donne che non hanno figli e che in quei giorni si saranno sentite un po’ sopraffatte.
L’istinto materno non esiste: l’affermazione di una professoressa
Dopo la premessa di un giusto riconoscimento a tutte le mamme, Amy Blackstone precisa che l’istinto materno è un mito. Non tutte le donne vogliono diventare madri. Nonostante il profondo convincimento della nostra cultura secondo cui le donne sono univocamente disposte a volere dei figli. Le prove che le donne siano destinate ad avere figli non esistono.
Blackstone spiega che nelle oltre 700 voci dell’Enciclopedia sulla Maternità della Sage Publishing nessuna è dedicata al concetto di istinto materno.
Il Professor Maria Vicedo Castello ha esaminato la storia dei pareri scientifici sull’istinto materno e ha concluso:
“non c’è alcuna evidenza scientifica per sostenere l’esistenza di un istinto materno che automaticamente dà alle donne il desiderio di avere figli, rende le donne più emotive degli uomini, attribuisce loro una maggiore capacità di nutrimento, le rende più abili a crescere figli rispetto agli uomini”.
Se le donne fossero nate veramente con l’istinto materno, il tasso delle nascite resterebbe lo stesso negli anni sostiene questa professoressa. Perfino il movimento femminista degli Anni ’60 e’70, che pure ha aumentato le opportunità di studio e lavoro per molte donne, non dovrebbe cambiare le donne che decidono di avere figli.
Sempre secondo questa professoressa quello che abitualmente pensiamo a proposito dell’istinto materno viene dalla nostra cultura, piuttosto che dalla natura. Fin dalla più tenera età, ai bambini, e alle bambine in particolare, viene insegnato che una delle cose più importanti che potranno fare da adulti è diventare genitori. Molti giocattoli trasmettono questo insegnamento, soprattutto quelli destinati alle bambine.
Secondo Amy Blackstone, insistere con il mito dell’istinto materno è dannoso per tutte le donne, sia che abbiano figli oppure no.
Alle donne che scelgono di avere figli viene detto che questa è la cosa più importante da fare. Non è un caso che le pressioni sulle madri per nutrire intensivamente i loro bambini siano aumentate nel momento in cui sempre più donne hanno cominciato a lavorare fuori casa. Mentre cresceva la partecipazione delle donne alla forza lavoro, la loro parte di lavoro in casa non diminuiva. Al contrario, le donne sono state assoggettate ad una ideologia secondo la quale essere una buona madre significa esser una madre che lavora intensamente.
Mentre le madri sono continuamente oggetto di pressioni per fare da genitori in modo intensivo, le donne che scelgono di non avere figli sono trattate come dei paria. Viene detto che il lavoro più importante per una donna è la maternità e che le donne senza figli sono egoiste.
Amy Blaskstone sottolinea che le donne che scelgono di non avere figli vengono stigmatizzate dalla nostra società o viste come donne con problemi. Lei stessa racconta di essersi sentita dare della egoista da perfetti sconosciuti per la sua scelta di non avere figli.
Ci sono, poi, i casi di donne che si sentono obbligate ad avere figli per ragioni che non sanno articolare. In mancanza di una spiegazione semplice, si è portati a credere che questo dipenda da un istinto naturale. Ma ad un esame più approfondito, si scopre che non è questa la spiegazione.
La professoressa Blackstone conclude affermando che nel respingere l’idea dell’istinto materno è arrivato il momento di riconoscere il giusto tributo alle donne che scelgono di avere figli e di portare avanti il duro lavoro di essere buone madri.
La via della maternità, dunque, è una scelta che va riconosciuta come tale e non qualcosa che accade in modo inconsapevole, diretto da una sorta di istinto naturale.
Voi unimamme che ne pensate? Siete d’accordo con questa teoria?
Vi ricordiamo il nostro articolo: l’istinto materno si sviluppa grazie a un ormone della placenta.
Video: istinto paterno