La storia ha luogo in Italia, in Sicilia.
A Trapani, nell’ospedale di Sant’Antonio Abate, si trova una neonata che è al momento “figlia” di medici e infermieri che l’hanno curata sin dalla nascita.
Questa bambina è stata infatti partorita in ospedale, ma poi i genitori non l’hanno voluta riconoscere perché affetta da una patologia genetica.
Nonostante la tristezza del rifiuto, bisogna comunque riconoscere alla mamma il fatto che abbia scelto di “salvarla”, di farla nascere al sicuro, in ospedale, e scegliendo il parto in anonimato, ha deciso di lasciarla in adozione.
Infatti Anna è in attesa di essere adottata: il tribunale dei minori una volta individuata una famiglia adottiva, la segnalerà ai servizi sociali . Speriamo che questo avvenga il prima possibile.
Nel frattempo la piccola Anna è comunque amata e coccolata da tutto il personale sanitario del reparto, ed è stata anche battezzata dal cappellano dell’ospedale, alla presenza dei tanti “mamma e papà” che le vogliono bene, come si legge sul sito dell’Aibi.
Una storia quindi triste ma comunque piena di speranza e di insegnamento per tutte quelle donne che decidono di abbandonare i figli, come è successo recentemente a Trieste, dove una bambina nata da una baby-mamma di 16 anni è purtroppo morta.
E voi unimamme che ne pensate? Siete a conoscenza di come funziona il parto in anonimato?
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