L’immagine che si dà spesso dell’allattamento è quella di una mamma felice e serena mentre il suo bambino succhia felice. In realtà non è sempre così: ovviamente questo tipo di allattamento è da favorire, ma bisogna che le mamme sappiano che non tutto è rose e fiori come dipingono magari nei corsi pre-parto.
Allattare è un’esperienza meravigliosa, eppure ci possono essere delle difficoltà e le donne devono conoscerle senza averne paura ma affrontandole.
Così ha fatto una mamma, che ha condiviso la sua esperienza.
Avendo 6 bambini, Jessica Martin-Weber sa che l’allattamento non è sempre l’esperienza serena che molte delle nostre rappresentazioni vorrebbero suggerire.
Come fondatrice su Facebook di una pagina dedicata all’allattamento chiamata “The Leaky Boob”, Jessica ha recentemente postato due foto di lei con la seguente descrizione:
“Queste foto non sono di un momento sacro, speciale di allattamento. Non sono per celebrare la mia pancia o nutrire il mio bambino. Queste foto sono io che provo a sopravvivere.
La mia temperatura qui era più di 39,4 ed ero in agonia. Completa e totale agonia. Avevo messaggiato a mio marito che ero certa di stare per morire. Con il mio seno infiammato e le striature rosse che attraversavano il mio seno, il mio corpo e il dolore che sentivo ovunque, e con diversi bambini piccoli a casa di cui dovevo prendermi cura, non sentivo di essere drammatica se dicevo a mio marito che avevo bisogno di andare in ospedale. O almeno che volevo tagliarmi la tetta.
La mastite aveva colpito. Questo era il mio quinto figlio e solo la mia seconda volta con la mastite. Sapevo cosa l’aveva causata: un reggiseno che mi calzava male e portato per troppo tempo e anche una poppata saltata. Il reggiseno aveva fatto pressione su un dotto lattifero e quella mancata poppata erano state la tempesta che ha portato alla mastite.
Il motivo per allattare in questa posizione era quella di cercare di drenare meglio il seno con il mento del bambino puntato in direzione del dolore/intasamento/rossore. Ha funzionato con me, combinata con altre misure come impacchi caldi, frequente svuotamento del seno, massaggi del seno, fluidi e riposo (grazie Netflix per avermi fatto riposare). Ma ero triste per il conteggio e disperata, avrei provato di tutto. La posizione penzolante per allattare – dura quanto lo è resistere mentre stai contrastando una febbre e l’agonia assoluta nel seno e dolori in tutto il corpo – ha aiutato a cambiare le cose. Non è bella, non è un momento di allattamento che ispira di essere catturato dalla fotocamera, ma è reale e mi ha salvato.
Ho avuto fortuna e è finita senza dover andare in ospedale per la mastite quella volta e ho riconosciuto i segni quando mi è successo di nuovo con il bambino successivo e sono stata in grado di coglierli prima. La stessa posizione di allattamento mi ha aiutato di nuovo
Essere genitori non sono sempre momenti di pura bellezza o foto di famiglia in bianco. Ci sono anche queste momenti con la febbre e dolore e posizioni poco lusinghiere con netflix in sottofondo e i bambini che divorano ogni pesciolino in casa. E noi sopravviviamo.”
La mastite è uno degli incubi peggiori per le mamme e provoca:
La sua esperienza le ha dato l‘opportunità di mostrare alle altre madri che – come ogni altro aspetto della genitorialità – non è così semplice, e che sì le mamme sopravvivono.
E voi unimamme, che ne pensate?
Nel frattempo vi lasciamo con la testimonianza di un’altra mamma che racconta e mostra cosa è la mastite.
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