Chi spesso non ha aiuti o non ha nonni a disposizione durante le ore serali, si ritrova sfinito dopo una giornata intensa di lavoro o di cura dei bambini e non riesce a stare un po’ con il proprio partner. Anche la coppia è importante – prima di essere genitori si è appunto in due – e per questo bisognerebbe aiutare la famiglia, togliendo un po’ di incombenze. Non significa abbandonare i figli o essere genitori snaturati, ma semplicemente trovare del tempo per sé stessi. Per questo l’iniziativa di cui vi parliamo è molto interessante, e dovrebbe essere riproposta ovunque!
Sebbene sia ancora in stand-by – ma non abbandonato – il progetto di aprire una volta al mese gli asili nido, un quartiere di Milano ha deciso di non aspettare e di procedere con il progetto pilota di un baby parking notturno.
Il centro comunale Cam di via Lampugnano ha infatti deciso di permettere di aiutare le coppie per avere una serata libera per un cinema o una pizza.
Si tratta di un’iniziativa gratuita che è già iniziata lo scorso maggio e che procederà ancora a giugno. I genitori devono solo telefonare un paio di giorni prima della serata per confermare la presenza.
La serata dura dalle 20 alle 23 ed educatori di una squadra di volontari dell’Auser, già insegnanti di scuole medie ed elementari in pensione, intratterranno i bimbi dai 3 ai 14 anni. Chi teme chi i piccoli si possano annoiare si sbaglia: ci saranno infatti corsi di cucina, musica, racconto di favole.
Il progetto è stato voluto da Simone Zambelli (Sinistra X Milano) e a Gaia Romani, presidentessa della commissione Politiche sociali della zona. “Volevamo costruire un progetto intergenerazionale – spiega Gaia Romani – che mettesse le esigenze dei più piccoli e dei loro genitori insieme a quelle dei nostri anziani volontari che, non avendo magari nipoti, hanno voglia di fare i nonni”.
“Il progetto è in fase sperimentale – dice Simone Zambelli a Repubblica– ma se funziona e piace lo riproporremo a settembre“. “Operazione Peter Pan” – così si chiama il progetto – è appunto solo a carico del Comune, che ha speso in tutto 700 euro per il rimborso spese dei volontari e l’assicurazione per i bambini.”
Un’idea sicuramente interessante che può aiutare molte famiglie. Da copiare, anche se in realtà c’era già un altro progetto simile in un paese del fiorentino.
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