La gravidanza è un periodo particolare nella vita di una donna, per questo bisogna essere particolarmente attenti a quello che si mangia. Purtroppo noi possiamo solo scegliere il cibo, fare una dieta sana, ma non possiamo controllare tutta la filiera produttiva. Ecco perché ha destato molto scalpore l’inchiesta fatta da Il Salvagente – leader nei test di laboratorio contro le truffe sui consumatori – in collaborazione con l’associazione A Sud. L’inchiesta è stata effettuata sull’erbicida glifosato e ha analizzato le urine di 14 donne incinte, per verificare il rischio di contaminazione durante la gravidanza.
Un gruppo di donne – residenti a Roma – si è sottoposto volontariamente all’esame delle urine per verificare la presenza del glifosato. I valori riscontrati sono tra i 0,43 nanogrammi per millilitro fino a 3,48; in realtà si tratta di numeri non confrontabili perché non c’è una quantità massima consentita, ma comunque il glifosato non dovrebbe esserci nel corpo umano, tanto meno nel corpo di una donna incinta.
“Ci sono numerosi dati sperimentali condotti su cellule placentari ed embrionali umane che dimostrano come il glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata. Quindi si tratta di una sostanza genotossica oltre che cancerogena, come ha stabilito la Iarc” dice Patrizia Gentilini, medico oncologo e componente del Comitato scientifico dell’associazione medici per l’Ambiente Isde-Italia.
Come mai c’è un diserbante in donne che non vivono in campagna? Secondo le ricerche la presenza del glifosato è da ricercarsi nei cibi che portiamo sulla tavola. Non soltanto pasta, farine e farinacei, ma anche carne, latte e derivati, perché oltre l’85% dei mangimi utilizzati nell’allevamento sono costituiti da mais, colza e soia Ogm resi resistenti al glifosato. “Un’agricoltura senza pesticidi è possibile ed è una questione di salute oltre che di tutela dell’ambiente in cui viviamo – dichiara Marica Di Pierri di A Sud – Gli strumenti a nostra disposizione per fermare la Commissione europea, che sembra intenzionata a rinnovare per altri dieci anni l’autorizzazione al glifosato, sono le azioni dal basso promosse da cittadini e agricoltori”. Per questo è importante raccogliere entro fine giugno 1 milione di firme per poter eliminare il glifosato dall’agricoltura.
E voi unimamme cosa ne pensate? Vi lasciamo con l‘articolo che parla di quanto faccia bene mangiare pesce soprattutto in gravidanza.
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