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Salute e benessere bambini

La meditazione aiuta le donne prima, durante e dopo il parto

Published by
Valentina Colmi

Molte donne si sentono in ansia per il parto. La paura dell’ignoto e la condivisione dei parti altrui può scoraggiare e far arrivare al momento del travaglio piene di paure che non sono certo favorevoli a vivere un momento – già di per sé non semplice – con serenità. Avere paura del parto può infatti allungare il travaglio di circa 47 minuti o anche più a lungo, con il rischio di dover fare il taglio cesareo e aumentando il rischio di depressione post-partum. E’ stato pertanto realizzato un piccolo studio randomizzato ha visto che la meditazione potrebbe aiutare le donne a prevenire la DPP. 

La Meditazione aiuta le donne prima, durante e dopo il parto

La meditazione serve per prestare attenzione al momento presente, in modo mirato, senza giudicare.

Lo studio ha incluso 30 donne nel terzo trimestre di gravidanza che sono stati assegnate in modo casuale a un corso di meditazione o a un corso preparto tradizionale. L’autrice più importante della ricerca, la dottoressa Larissa Duncan, professoressa associata sugli studi della famiglia dell’Università del Wisconsin-Madison, ha detto che – data la grande massa di ricerche sulla meditazione per ridurre depressione e ansia – potrebbe aiutare a prevenire anche la DPP.

Nel corso di meditazione le donne hanno praticato meditazione,consapevolezza del respiro, yoga ed è stato insegnato  a mantenere le loro menti focalizzate sul momento presente, piuttosto che preoccuparsi della contrazione successiva o al richiamo di quella precedente. L’ostetrica che ha tenuto il corso ha contribuito a rendere questa pratica reale, dando ad intermittenza alle partecipanti dei cubetti di ghiaccio da tenere, alternando l’esperienza della sensazione spiacevole a momenti di calma. Questo allena la mente ad essere meno reattive allo stress e il dolore.

Duncan ritiene che i benefici si estendono al di là del travaglio. Utilizzando la meditazione durante il travaglio,  notando che le contrazioni sono temporanee e ci sono spazi di facilità in mezzo, i genitori in attesa possono imparare una competenza che possono utilizzare anche dopo, ovvero quando il bambino piange o fa i capricci, sapendo che quello è un momento” dice la dottoressa Duncan.

Lo studio ha mostrato che le donne che hanno seguito il corso di meditazione hanno avuto punteggi più bassi per la depressione post-natale ed erano meno propense ad utilizzare anestesia durante il parto. Imparando queste tecniche quindi si può acquisire delle conoscenze importanti, non solo per la nascita , ma anche per la vita.
E voi unimamme conoscevate la meditazione?

Valentina Colmi

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