Una storia straordinaria, piena di grazia e amore ci arriva in un momento in cui il mondo sembra più cattivo del solito. Un momento di guerre e attentati spietati, profughi in fuga disperata e indifferenza cinica nei loro confronti. Un momento in cui leader del mondo non fanno nulla per fermare le guerre e promuovere la pace.
In questo momento, a sorpresa, un gesto di grande umanità ci ridona un po’ di speranza.
La scorsa settimana in Cisgiordania una famiglia palestinese è rimasta coinvolta in un grave incidente stradale: la loro auto si è schiantata contro un autobus. Il padre che era alla guida è morto sul colpo, la madre è rimasta ferita in modo serio alla testa, mentre il figlio, un bambino di nove mesi, è rimasto ferito solo in modo lieve.
La famiglia è stata portata subito all’ospedale Hadassah Ein Kerem. Un ospedale israeliano di Gerusalemme. Una prassi seguita in caso di gravi incidenti. Qui la madre è stata ricoverata in stato di incoscienza per un trauma cranico. Il bambino invece è stato affidato alle cure del reparto di pediatria.
A parte le ferite lievi non presentava altri problemi se non quello della sua nutrizione. Il bambino infatti non era stato ancora svezzato e doveva essere allattato, ma ha rifiutato per 7 ore il latte artificiale che hanno provato a dargli i sanitari.
Così è sorto il problema di trovare una donna che potesse momentaneamente allattare il piccolo. Quando l’infermiera Ula Ostrowski-Zak , ebrea israeliana, ha preso servizio presso il reparto di pediatria dell’ospedale e ha saputo del problema, non ci ha pensato due volte. Lei che è mamma ha subito allattato il bambino. Un bambino che non conosceva, per lei estraneo, al quale ha donato parte del latte destinato a suo figlio. Un bambino appartenente a quel popolo palestinese con il quale il suo popolo israeliano è in guerra da decenni. Una guerra che sembra non risolversi mai, ma che se fosse per i gesti delle persone ordinarie, forse, sarebbe già finita.
Le immagini dell’infermiera israeliana che allatta il bambino palestinese hanno fatto il giro del mondo. Nella foto accanto a lei, che tiene in braccio il bambino mentre lo allatta, c’è una parente, una zia di quel bambino che guarda verso l’obiettivo con il volto pieno di commozione. L‘infermiera ha raccontato ai giornali che le zie del bambino l’hanno abbracciata e ringraziata. Non avrebbero mai immaginato un simile gesto di generosità da una donna ebrea. E poi le hanno detto che nell’Islam se una donna allatta un bambino almeno 5 volte diventa la sua “seconda mamma”. Commossa l’infermiera ha dichiarato che allora lei ha “un figlio palestinese”.
L’impegno della giovane infermiera non è finito qui. La donna si è poi attivata affinché il bambino potesse ricevere altro latte materno. Così ha scritto un post sulla pagina Facebook israeliana di La Leche League, l’organizzazione internazionale, con sedi in tutto il mondo, che promuove l’allattamento al seno, per chiedere aiuto ad altre donne. Nel giro di 2 ore sono arrivati più di mille messaggi di donne israeliane, ebree, musulmane, di ogni religione, che si offrivano di allattare il bambino palestinese.
“Ogni madre l’avrebbe fatto” ha poi dichiarato l’infermiera.
Una storia che riempie il cuore. Il bambino ora sta bene e presto verrà dimesso dall’ospedale. Andrà a casa dei nonni, dove verrà allattato da una parente.
La storia è stata raccontata da Ynetnews.com,e in Italia da MondoeMissione.
Che ne pensate unimamme di questa storia? Avreste fatto lo stesso al posto dell’infermiera?
Vi ricordiamo il nostro articolo sull’allattamento al seno e suoi effetti benefici per mamma e bambino.
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