Il decreto legge elaborato dal Ministro della Salute Lorenzin e firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta producendo un polverone: molti genitori anti vaccinisti per esempio hanno cominciato a protestare e qualcuno ha anche annunciato lo sciopero della fame in nome della cosiddetta libertà. Se è stata introdotta l’obbligatorietà è perché non si ha più la copertura di gregge, ovvero quella soglia considerata sicura per evitare che possano correre dei pericoli coloro che non possono essere vaccinati.
Anche il presidente dei pediatri italiani, Alberto Villani, responsabile dell’unità di pediatria e malattie infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, è piuttosto duro e chiarisce alcuni punti importanti sul nuovo decreto.
Innanzitutto è bene chiarire che non verranno somministrati tutti e 12 i vaccini in una volta sola: “anche se così fosse, non comporterebbe nessun problema per la salute” dice Villani.
Le vaccinazioni obbligatorie saranno
Le iniezioni in tutto saranno 4.
Villani sostiene che con questo nuovo decreto legge i medici torneranno a parlare onestamente con i pazienti, mentre questi ultimi “non dovranno più affidarsi a Internet e alle menzogne degli antivaccinisti, attorno ai quali girano molti molti soldi“ – prosegue – “La violenza e l’aggressività delle campagne dei no-vax derivano proprio dal fatto che ci sono grandi interessi economici in gioco. Da una parte ci sono i genitori in buona fede, dall’altra questa gente che approfitta di famiglie in difficoltà, magari con un bambino con una malattia neuromuscolare, facendo fare esami inutili e innescando l’illusione di risarcimenti. È un giro di soldi vergognoso“.
Non si può parlare di libertà vaccinale, come dicono i no-vax: “non bisogna andare su Google a informarsi, bisogna tornare a dare autorevolezza alla figura del medico, che deve spiegare con onestà e correttezza l’utilità dei vaccini. Un lusso che non tutti i Paesi possono permettersi”.
Secondo Villani in questi anni – visto che il numero di vaccinazioni è drammaticamente diminuito – non hanno funzionato alcune cose che hanno compromesso la fiducia nei vaccini:
I vaccini – ripete Villani su Linkiesta.it– sono sicuri: “Il rischio è di uno su dieci milioni. Un banale farmaco contro la febbre o un antibiotico hanno reazioni avverse più frequenti di un vaccino. Che poi sa quante reazioni avverse abbiamo avuto in Italia? Tre o quattro negli ultimi vent’anni. Tre o quattro”.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con l’articolo che parla di come “recuperare” i vaccini non ancora fatti.
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