Unimamme, quando nasce un nuovo bimbo i genitori vengono messi alla prova su più fronti.
Secondo una recente indagine di Baby Center e del dottor Karp la privazione del sonno è la sfida più terribile per le famiglie.
Baby Center ha infatti condotto una survey chiedendo cosa mancasse di più ai neogenitori ed è emerso che:
I genitori infatti, secondo questa indagine, dormono una media di 5,7 ore a notte e più di 3/4 non dormono più di 8 ore di fila da mesi.
Il 78% dei genitori intervistato ha dichiarato di sentirsi “stanco” nelle ultime settimane.
Nonostante la privazione di sonno le coppie però si sentono positive nei confronti della genitorialità.
“I genitori si prendono cura del neonato in modo più equo e anche se questo non compensa la mancanza di sonno questo vuol dire che i genitori sono meno arrabbiati gli uni con gli altri sull’essere stanchi rispetto a 5 anni fa” dichiara Linda Murray di Baby Center.
La privazione del sonno non è priva di conseguenze: determina infatti
“La stanchezza è un vero problema, conduce a un indebolimento mentale pari a quello di essere ubriachi. In alcune famiglie può causare stress matrimoniale, depressione post partum, fallimento con l’allattamento al seno, obesità e perfino morte dei bambini causata dall’essersi addormentati con il bambino in un posizione poco sicura” aggiunge il dottor Karp.
Murray sostiene che nei primi mesi ci si concentra di più sul bimbo e non sul partner. Gli elementi di stress cominciano a introdursi, i genitori tornano al lavoro, devono trovare un asilo, alla fine si riconnettono, ma col tempo solo “la comunicazione è la chiave”.
Nel 2012 la stessa indagine aveva dimostrato che nel 25% dei casi i piccoli dormivano a letto coi genitori, in quella più recente solo il 20%.
Dall’indagine è emerso che i piccoli si svegliano in media 2 volte per notte, ma non migliorano tra i 3 e i 6 mesi.
“I genitori danno per scontato che il sonno migliorerà e rimangono sorpresi quando non avviene” dichiara il dottor Karp, che ha fornito anche 10 consigli per il sonno dei bimbi da 0 a 5 anni.
“Un modo per diminuire lo stress è chiedere aiuto. Non vergognatevi di chiedere ad amici e parenti di preparare un stufato, lavare i piatti o prepare un carico di bucato”.
A un certo punto i genitori ricominciano a ritrovarsi, ad avere rapporti sessuali e sostengono che le emozioni positive sorpassano di gran lunga le negative:
“L’afflusso di amore una volta che un bambino è in casa è un modo per mitigare gli effetti della mancanza di sonno” conclude Murray.
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