Per i propri figli si cerca sempre il meglio: uno dei primi aspetti importanti è sicuramente l’alimentazione, che fin da piccolissimi dovrebbe essere varia e bilanciata. Con lo svezzamento i bimbi imparano a riconoscere sapori nuovi e a mangiare frutta e verdura, fondamentali per il loro sviluppo fisico e psicologico. Crescendo, anche la scuola ha un compito importante attraverso l’educazione alimentare e i pasti della mensa. Inoltre, è importante il momento della merenda, che spezza la fame di metà giornata: a volte le mamme si trovano in difficoltà nel caso in cui devono provvedere a questo pasto, se non lo fa la scuola. Per questo la decisione di un genitore ha generato dibattito tra chi era a favore e chi no.
Siamo in Australia e una mamma ha postato sulla pagina facebook “Lunchbox Ideas Australia” e poi ripreso da un’altra pagina, “Oh So Busy Mum” la foto di una lettera di richiamo della scuola della figlia. Il motivo? Non aver dato una merenda salutare alla bambina. Che cosa sarà mai questo cibo poco sano? Merendine? Caramelle? No, dell’uva sultanina.
Secondo la scuola infatti l’uva sultanina contiene troppo zucchero e non è adatta per la dieta dei bambini:
“Per favore aiutaci ad incoraggiare abitudini alimentari sane per i bambini” – recita la nota – “La nostra politica alimentare vi chiede di fornire snack sani e nutrienti per farli mangiare ai vostri bambini all’asilo. Tra gli alimenti accettabili ci sono: frutta fresca, secca o in scatola; verdure, zuppe di verdure, formaggio, crackers, biscotti, yogurt, pane con frutta secca, muffin e panini farciti con qualcosa di salutare. L’uva sultanina confezionata per vostro figlio è inaccettabile dato l’alto contenuto di zucchero. Saluti, lo staff”.
La decisione della scuola ha avuto pareri favorevoli – con molti genitori che si sono ritrovati d’accordo – e anche contrari, come alcune nutrizioniste che invece hanno sostenuto che l’uva sultanina può essere ben tollerata in una dieta: “L’uva sultanina è ricca di fibre e potassio, contiene B1 e B2 e altre vitamine e minerali, i genitori non devono sentirsi in colpa per inserirli nel porta pranzo dei figli”.
In ogni caso, è giusto o meno far sentire in colpa una mamma per una scelta piuttosto discutibile? In fondo non ha dato alla figlia delle patatine o un hamburger, ma uvetta, che in modiche quantità può essere assolutamente mangiata ed è fonte di energie. Voi unimamme cosa ne pensate? Intanto vi lasciamo con il post che parla di quanto tempo i bambini impiegano per smaltire la merenda.
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