Liti tra fratelli per i giochi ne abbiamo? Accadono in quasi tutte le famiglie, però esistono dei modi per farli smettere e puntare sulla prevenzione.
Io ho due figlie piccole e uno dei motivi di litigio tra loro è sicuramente il fatto che Vittoria – la più piccola – vuole i giochi di Paola. Io dico spesso loro che bisogna imparare a dividersi i giochi, ma presumo non sia semplice farlo (sono figlia unica e i miei giochi non li ho mai divisi con nessuno).
Avere dei fratelli però insegna ai bimbi alcune tra le lezioni di vita più importanti, come condividere
- i genitori
- lo spazio (in genere dormono insieme)
- gli oggetti che per loro sono preziosi
Non dobbiamo quindi temere questi momenti di conflitto, ma li riteniamo momenti per imparare. A dirlo è anche Claire Lerner, specialista dello sviluppo infantile a zero a tre anni.
Come insegnare la condivisione ai figli ed evitare le liti per i giochi
Secondo questa esperta il primo passo è la prevenzione. Mentre è importante che i vostri figli imparino a condividere, dice l’esperta, è comunque ragionevole che alcuni giochi non li vogliano dare ai fratelli più piccoli. Si può aiutare a scegliere quali giocattoli si possono tenere per sé per giocare nella propria stanza e quali invece si possono appunto avere in comune.
Un’altra opzione è quella di suggerire ai bambini delle strategie per evitare il conflitto, come per esempio giocare con dei giochi che i fratelli non possono raggiungere (ciò vale quando sono molto piccoli soprattutto).
Una volta che si verifica un conflitto, l’esperta consiglia un approccio verbale. Dobbiamo cioé dire ai bambini che capiamo perché sono sconvolti visto che non è facile condividere i giochi. Dire frasi come:
- “Vuole solo giocare con te“
- “è interessato a quello che stai facendo e non ti vuole fare arrabbiare“
può essere utile per la ricerca di una soluzione.
E’ importante che i genitori provino a coinvolgere i bambini nel trovare una via di uscita. Per esempio se il fratellino prende una palla con cui si sta giocando, occorre aiutare l’altro bambino a trovare un’altra palla per giocarci.
Inoltre, è vero che è importante che i bambini giochino insieme per costruire un rapporto forte, ma lo è altrettanto che giochino da soli, per non preoccuparsi che l’altro fratello o sorella possa arrivare e rovinare il gioco. Quindi l’esperta suggerisce, ad esempio, di leggere una storia ad un figlio mentre con l’altro si costruisce una torre: in questo modo godono della reciproca compagnia senza litigare.
Infine si possono trovare dei modi per divertirsi insieme attivamente. Per esempio si possono dare delle maracas ad un bambino e all’altro far suonare lo xilofono. Oppure si può giocare a nascondino insieme: in questo modo il fratello o sorella maggiore comincerà a vivere la presenza del fratellino o della sorellina minore non come una rovina del divertimento, ma come un compagno di giochi per la vita.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con un articolo sul perché secondo una mamma è sbagliato obbligare i figli a condividere le loro cose.