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Alimentazione dei bambini

Alimenti per bambini contaminati: la denuncia che viene dall’America

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valeria bellagamba

Bisogna fare molta attenzione agli alimenti per bambini. Molti infatti sono contaminati e possono contenere anche il piombo. L’allarme viene dall’Environmental defense fund (Edf), Fondo per la difesa ambientale che ha preso in esame i dati della Food and drug administration (Fda), l’agenzia governativa americana che si occupa di farmaci e alimenti, mettendo fuori legge quelli non sicuri.

Secondo la Food and drug administration i bambini attraverso l’alimentazione ingeriscono quantità di piombo superiori a quelle considerate accettabili. Per la precisione, si tratta di più di 1 milione di bambini esposti a dosi eccessive di piombo tramite il cibo. Un numero impressionante, che riguarda gli Stati Uniti.

Anche la EFSA, European Food Safety Authority informa nel suo sito che metalli  come l’arsenico, il cadmio, il piombo e il mercurio, composti chimici che esistono in natura, possono essere trovati a varie concentrazioni nel terreno, nell’acqua e nell’atmosfera. La concentrazione è influenzata anche dalle attività umane, come l’industria, allevamento e gas di scarico degli autoveicoli. Durante la lavorazione e la conservazione degli alimenti, questi possono quindi contaminarsi. Un’esposizione prolungata o l’ingestione di alimenti o acqua contaminata può causare nel tempo effetti dannosi. Gli effetti più gravi naturalmente sono per i più piccoli.

Alimenti per bambini contaminati dal piombo: la denuncia dell’EDF

Secondo l’Environmental defense fund gli alimenti che contengono maggiori quantità di piombo sono:

  • succhi di frutta
  • verdure
  • biscotti

Tutti alimenti abitualmente consumati dai bambini. Ma non finisce qui. I dati presi in esame dall’Edf hanno dimostrato che le versioni per bambini di alcuni di questi cibi contengono dosi maggiori di piombo addirittura rispetto a quelli destinati agli adulti.

Il piombo è un metallo pesante che è stato classificato dalla Iarc (International Agency for Research on Cancer) a rischio cancro per gli esseri umani (classe 2B). Tra i danni che il piombo può provocare all’uomo ci sono soprattutto quelli al sistema nervoso centrale e periferico.

Pertanto è altamente consigliabile di ridurre al massimo l’esposizione al piombo e dunque anche l’assunzione attraverso cibi contaminati.

L’Environmental defense fund ha preso in esame i dati raccolti e analizzati in dieci anni dalla Fda nell’ambito dello studio Total Diet Study (Tds). Sulla base di questi dati è stato rilevato che

  • il 20% di 2.164 campioni di alimenti per bambini
  • e il 14% degli altri 10.064 campioni di alimenti in genere avevano livelli rilevabili di piombo.

Su 52 dei 57 alimenti per bambini esaminati dalla Fda almeno un campione presentava tracce significative del metallo pesante.

Il piombo è stato trovato negli alimenti per bambini nelle seguenti percentuali:

  • succhi di frutta: 89% di 44 campioni di succo d’uva contenevano livelli rilevabili di piombo, frutta mista (67% di 111 campioni), succo di mela (55% di 44 campioni) e succo di pera (45% di 44 campioni)
  • ortaggi con radici: patate dolci (86% di 44 campioni) e carote (43% di 44 campioni)
  • biscotti: biscotti di fecola di maranta (64% di 44 campioni) e biscotti di dentizione (47% di 43 campioni)

Un problema molto serio, per contrastare il quale non basta ridurre questi alimenti dalla dieta dei bambini. Anche perché molti sono fondamentali, come le verdure.

Nel frattempo l’Edf ha chiesto interventi decisi alla Food and drug administration e ai produttori di cibi per bambini. Questi ultimi devono impegnarsi a ridurre gli agenti contaminanti, adottando misure correttive, come quella di ridurre il piombo a meno di 1 ppb negli alimenti per neonati.

Alla Fda, invece, la Edf chiede:

  • verificare che il piombo non venga aggiunto a qualsiasi materiale a contatto con gli alimenti
  • adeguarsi agli standard internazionali per il succo di frutta
  • aggiornare le dosi massime giornaliere sulla base delle nuove evidenze scientifiche
  • incoraggiare i produttori a ridurre i livelli di piombo nell’alimentazione.

Raccomandazioni queste che valgono per gli Stati Uniti, ma che è bene tenere presente anche da noi.

Voi unimamme che ne pensate?

Vi ricordiamo il nostro articolo sul rischio di tossicità per gli omogeneizzati.

VIDEO: alimenti per bambini, regole dall’OMS. Ministero della Salute

valeria bellagamba

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