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“Sei marocchina, niente viaggio studio”: bambina non può partire con la classe

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Valentina Colmi

In questi giorni in cui si sta discutendo molto di Ius Soli, ovvero la possibilità di dare cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori immigrati. Si tratta di un procedimento complesso, che coinvolge la politica e che ha implicazioni sulla società.

Peccato che spesso accadano storie che fanno riflettere, come quella di Jasmine, 11 anni e marocchina, che si è vista negare la possibilità di partire con i suoi compagni per una vacanza studio per Londra. 

Bambina non parte per la vacanza studio a Londra perché marocchina

Jasmine, pur essendo nata in Italia da genitori marocchini (“non parlo nemmeno bene la lingua dei miei genitori” dice a La Stampa) risulta extracomunitaria e per poter entrare in Inghilterra ha bisogno del Visto.

Perché non ci si è attivati per procurarglielo per tempo? Semplicemente perché per le insegnanti e i suoi genitori, lei non è extracomunitaria, ma semplicemente una ragazzina con tanta voglia di imparare. A nulla sono valse le corse in questura delle maestre e dei genitori: purtroppo la bambina non è potuta partire. 

Ha infatti la media del 9, è tra le più brave e voleva usare questo viaggio di studio a Londra per perfezionare l’inglese: il suo sogno infatti è quello di andare un giorno a studiare nel Regno Unito, magari in un’università prestigiosa come Oxford.

Quest’anno non ce l’ho fatta per questo disguido ma certamente il prossimo anno ci andrò” dice.

La famiglia ha perso i 700 euro del viaggio, ma la mamma non si arrende: è disposta a spendere tutto quello che guadagna per far studiare quella figlia così studiosa. ”Per me andare a scuola nel villaggio dove abitavo era quasi impossibile, mi sono fermata all’età di 12 anni non avendo i mezzi per continuare. Per mia figlia, che ha un predisposizione e passione per lo studio, vorremmo un futuro diverso, per poter arrivare dove noi non siamo riusciti”.

Intanto Jasmine non si è persa d’animo: continua a studiare e a leggere 3 libri al mese. Niente social, che le fanno perdere tempo.

Ecco una straordinaria storia di come la forza di volontà supererà gli ostacoli.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con un post sul rischio che corrono i bambini che non ottengono la cittadinanza.

Valentina Colmi

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