Un angelo con la sindrome di down, una storia bellissima che viene dalle spiagge italiane. Una vicenda drammatica che stava per trasformarsi in tragedia si è conclusa per il meglio grazie all’intervento di un ragazzo con la sindrome di down.
Lui si chiama Valerio Catoia, ha 17 anni e abita a Latina. Nuota da quando era piccolo ed è un campione nazionale di questa disciplina sportiva, con tante medaglie vinte. Unica particolarità un cromosoma in più, la trisomia 21. Quella che si chiama anche sindrome di Down, dal nome dello scopritore.
Valerio è un ragazzo come tanti, una vita normale, scuola e soprattutto tanta piscina, gli allenamenti quotidiani con la polisportiva Hyperion per preparare le gare di nuoto.
Valerio nuota dall’età di 3 anni e a 11 anni ha iniziato a gareggiare con la FISDIR (Federazione Italiana sport paralinpici degli intellettivo relazionale). Nelle gare di nuoto ha sempre ottenuto ottimi piazzamenti a livello regionale e nazionale, collezionando diverse medaglie.
Qualche giorno fa Valerio era al mare a Sabaudia con la famiglia, stava facendo il bagno con il papà e la sorella quando improvvisamente la famiglia ha sentito delle urla. Erano due bambine che si erano allontanate troppo al largo e non riuscivano più a tornare. Il padre di Valerio si è lanciato a soccorrere le bambine e Valerio lo ha seguito. La corrente era molto forte e mentre il papà di Valerio soccorreva una delle bambine, Valerio ha raggiunto l’altra, una bimba di dieci anni, è riuscito a tirarla fuori dall’acqua, prendendola poi per il collo, come da manuale, e riportandola a riva. Mentre padre e figlio salvavano le bambina dalla spiaggia accorrevano i bagnini. Quando Valerio e il padre sono tornati a riva i bagnini si sono complimentati e li hanno abbracciati.
L’unica nota stonata di questa brutta vicenda a lieto fine sarebbe stato il comportamento della madre delle bambine, che stando a quanto riferisce Il Messaggero, se ne sarebbe andata senza nemmeno dire grazie. Se non fosse stato per Valerio e suo padre, però, l’esito sarebbe stato molto diverso.
Del resto Valerio nuota da una vita, l’acqua è il suo elemento e proprio un anno fa ha partecipato a Firenze alle prime olimpiadi mondiali con atleti affetti da sindrome di down e ha fatto una dimostrazione di salvamento con un manichino davanti agli organi internazionali.
L’angelo con la sindrome di down ha salvato la bambina dall’annegamento, eseguendo alla perfezione quello che aveva imparato a lezione. Non una cosa così scontata, perché, come ha spiegato il suo allenatore Roberto Cavana, “un conto è avere a che fare con un manichino ed un conto con una persona. Ha preso la piccola e l’ha trasportata in spiaggia come gli è stato insegnato, salvandola dall’annegamento”.
Che ne pensate unimamme? Non è una storia bellissima? Escluso il comportamento della madre delle bambine.
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