Un pupazzo fatto a mano, di stoffa o lana, è il sogno di tutti i bambini. Un giocattolo senza tempo e sempre attuale. Un oggetto più autentico di tanti altri giochi più sofisticati e che di solito occupa un posto speciale nel cuore dei bambini. Spesso è stato fatto a mano dalla nonna o dalla mamma, dalla zia ecc. E’ un oggetto tanto più prezioso quanto più grande è il suo valore affettivo e il legame con la persona che lo ha realizzato. Quando è un regalo in aspettato, poi, la sorpresa è ancora più bella.
Vogliamo raccontarvi una di quelle che allargano il cuore e che sono in grado di raddrizzare una giornata storta.
Trudy Serres è una donna che fa l’autista d’autobus, anzi di scuolabus per la precisione. Tutti i giorni accompagna i bimbi alla scuola elementare e li va a riprendere. Nell’attesa tra una corsa e l’altra passa il tempo a ricamare all’uncinetto. Un hobby non più così tanto comune oggi.
Un giorno un bambino le ha chiesto se era in grado di fare un pupazzetto con l’uncinetto, un taco!. Trudy ha eseguito senza battere ciglio la richiesta del bambino.
A quel punto però, bisognava accontentare anche agli altri, che non potevano certo essere lasciati a mani vuote. Invece di sferruzzare tacos per tutti, Trudy ha pensato bene di raccogliere le richieste dei suoi piccoli passeggeri. I bambini si sono sbizzarriti. Ognuno ha espresso a Trudy le sue preferenze. Sono stati richiesti pupazzi di ogni forma e colore. Cagnolini, orsetti, gelati, fragole intrise nella cioccolata. C’è anche chi ha chiesto Yoda, il piccolo saggio maestro Jedi con le orecchie a punta. Alla fine Trudy ha realizzato ben 34 pupazzi all’uncinetto.
La storia si è conosciuta quando Trudy l’ha raccontata ai suoi contatti su Facebook, pubblicando le foto dei pupazzetti realizzati. Un’esperienza che la donna voleva condividere con i suoi amici.
Nel post Trudy ha raccontato di essere rimasta molto commossa quando ha saputo dai genitori dei bambini quanto i piccoli fossero legati ai loro pupazzi all’uncinetto. C’è chi ci va a dormire, chi si è portato il pupazzo in vacanza, chi lo porta con sé la domenica in chiesa. Trudy non poteva immaginare che i suoi pupazzi significassero così tanto per i suoi bambini.
Quando la storia è stata resa pubblica è diventata subito virale, condivisa da molti utenti di Facebook e poi pubblicata anche sui media, tra cui anche su Thestir.
Un gesto di piccola e semplice generosità, che ci ricorda quanto possiamo essere straordinarie come persone.
E voi unimamme che ne pensate? Vi ha commosso questa storia?
Tra le altre storie bellissime di questi tempi vi ricordiamo quella dell’infermiera israeliana che ha allattato il bimbo palestinese.
VIDEO: un pupazzo per ogni bambino sullo scuolabus
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