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Soffocamento nei bambini: le regole da seguire per “un pasto sicuro”

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valeria bellagamba

Il soffocamento da cibo nei bambini è il terrore di tutti i genitori. Per prevenirlo e soprattutto sapere come comportarsi è bene essere informati e soprattutto farlo presso degli esperti veri e qualificati.

Il soffocamento da corpo estraneo è un problema rilevante di salute pubblica: è una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni, ma gli incidenti sono frequenti fino ai 14 anni di età. Viene stimato che, in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati.

In Italia, è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all’anno. Le stime più recenti, calcolate includendo anche i “quasi-eventi” e gli episodi di minore gravità (che si sono risolti grazie all’intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari), mostrano come l’incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri (con 80,000 episodi stimati, per anno, solo in Italia).

Il Consiglio Superiore di Sanità ha da poco approvato le nuove linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica. Ecco di cosa si tratta.

Soffocamento da cibo nei bambini: le linee guida per la prevenzione

Il documento del Consiglio Superiore di Sanità si intitola “Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo, in età pediatrica” e contiene delle raccomandazioni, a carattere nazionale, con specifici interventi concreti ed effettivamente realizzabili, oltre ad un set di regole principali per un “pasto sicuro”.

Il documento è stato redatto da un gruppo di lavoro multidisciplinare e multistakeholder, istituito presso la Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), le Associazioni di categoria e con ricercatori esperti in materia.

Nelle linee di indirizzo vengono fornite delle istruzioni pratiche che partono dalla preparazione degli alimenti (domestica e relativa alla ristorazione) e arrivano agli aspetti comportamentali del bambino durante i pasti.

Linee di indirizzo di questo tipo sono le prime in Europa e sono state redatte sulla base di documenti di background internazionali.

Gli alimenti rappresentano una delle cause principali di soffocamento in età pediatrica: tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento dipende dal cibo. Il registro Susy Safe, uno dei più grandi registri internazionali che raccoglie casi di incidenti da corpo estraneo in bambini di età compresa tra gli 0 e i 14 anni, mostra che gli alimenti che causano più spesso incidenti sono:

  • gli ossicini di pollo e le lische di pesce (32%)
  • seguiti dalle noccioline (22%)
  • e dai semi (16%).

Tuttavia, gli alimenti che causano più spesso questo tipo di incidenti non sono gli stessi che causano le conseguenze più severe: gli incidenti gravi sono causati soprattutto dalla carne, mentre uno studio condotto in 26 ospedali canadesi e statunitensi ha mostrato come ai wurstel sono legati più spesso a episodi fatali. La gravità dell’esito del soffocamento, dipende infatti da specifiche caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni dell’alimento.

Dal registro Susy Safe risulta che quasi la metà degli incidenti da corpo estraneo si è verificata sotto la supervisione dell’adulto. Questi risultati denotano una scarsa conoscenza, da parte degli adulti responsabili della supervisione del bambino, del problema del soffocamento da cibo (e in particolare di quali sono gli alimenti pericolosi), un dato che è stato confermato da una recente indagine condotta su famiglie con bambini di età inferiore ai 4 anni.

La maggior parte delle linee di indirizzo si rivolgono alle famiglie e agli adulti responsabili della cura dei bambini (es. educatori), in particolare a coloro i quali lavorano presso mense frequentate da bambini (scolastiche, di centri estivi etc.).

Alcune linee di indirizzo, invece sono per l’industria alimentare e le autorità preposte al controllo della sicurezza degli alimenti (nel caso degli Stati Uniti, la Food and Drug Administration).

Tutte le linee guida concordano nell’affermare che la fascia di età in cui i bambini sono esposti a un maggior rischio di soffocamento da cibo è quella tra gli 0 e i 4 anni.

L’elevata incidenza di episodi di soffocamento è dovuta a caratteristiche psico-fisiologiche del bambino:

  • vie aeree di diametro piccolo e forma conoide (fino alla pubertà);
  • scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi);
  • dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi);
  • frequenza respiratoria elevata
  • e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (ad esempio mangiano mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet etc).

Gli alimenti pericolosi hanno particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni:

  • DIMENSIONI: sia gli alimenti piccoli (es. noccioline e semi) che quelli troppo grandi (es. grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono pericolosi in quanto, i primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione.
  • FORMA: quella tonda (es. ciliegie e uva) e quella cilindrica (es. wurstel e carote) sono le forme più pericolose poiché queste tipologie di alimenti, se aspirati, possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria.
  • CONSISTENZA: le più pericolose, in modo differenti, sono quella dura, quella appiccicosa (es. burro d’arachidi), quella fibrosa (es. sedano) e quella comprimibile (es. wurstel e marshmallow). Gli alimenti duri e fibrosi sono difficili da masticare, per la mancanza di denti nel bambino. Gli alimenti comprimibili possono scivolare nelle vie aeree, prima che il bambino riesca a morderli, e adattarsi alla forma del’’ipofaringe (grazie alla loro consistenza), ostruendo il passaggio dell’aria. Gli alimenti appiccicosi, una volta aspirati, sono difficili da rimuovere se rimangono bloccati nelle vie aeree.

Secondo le linee di indirizzo è possibile dare al bambino gli alimenti pericolosi (a parte poche eccezioni) se opportunamente preparati, in modo tale da ridurre il rischio di soffocamento.

Viene raccomandato di adottare semplici regole di preparazione per modificare

  • la forma (es. tagliare gli alimenti cilindrici a listarelle, quelli tondi in quarti),
  • la consistenza (es. eliminare nervature e filamenti, cuocere i cibi fino a quando diventano morbidi),
  • e le dimensioni (es. tagliare in pezzi piccoli o tritare/grattugiare) degli alimenti pericolosi.

Gli alimenti sconsigliati perché troppo pericolosi sono:

  • frutta a guscio e semi (sconsigliati per i bambini fino ai 4 anni, per l’elevato rischio di aspirazione)
  • caramelle e gomme da masticare.

Oltre alle indicazioni sulla preparazione degli alimenti, le linee di indirizzo riportano alcune semplici regole di comportamento da seguire quando il bambino mangia, in modo da evitare o ridurre i pericoli.

Principali regole per un pasto sicuro

Preparazione degli alimenti. L’elenco indica una serie di esempi di alimenti pericolosi. L’attenzione deve essere estesa a tutti gli alimenti con le stesse caratteristiche di quelli elencati.

Regole comportamentali. Come mangiare in modo corretto.

Il documento completo lo trovate sul sito web del Ministero della Salute.

Voi unimamme che ne pensate di queste indicazioni? Le conoscete e seguite già?

Vi ricordiamo il nostro articolo sulle manovre di disostruzione infantile.

VIDEO: consigli per evitare il soffocamento nei bambini

valeria bellagamba

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