Immaginate di andare in uno dei vostri fast food preferiti, come McDonald’s o Burger King: di solito ordinate una bella bibita ghiacciata assieme al panino e alle patatine. Ecco, sarebbe meglio non farlo: sembrerebbe infatti che il ghiaccio non sia semplice ghiaccio ma che sia contaminato, a dirlo un programma tv britannico “Watchdog” – una sorta di “Report” – che in un episodio delle scorse settimane ha indagato sui prodotti di alcune grande catene.
Ecco cosa c’è dentro al ghiaccio dei fast food
Nello specifico si tratta di batteri fecali coliformi che sono stati ritrovati nelle bevande di McDonald’s, Burger King e KFC. In particolare, i microorganismi sono stati trovati in sette campioni di KFC, sei di Burger King e tre di McDonald’s: insomma, i leader della ristorazione mondiale potrebbero attentare alla salute dei consumatori.
Si tratta di una contaminazione che interessa in realtà anche alcune decine di caffetterie britanniche, come dimostra sempre un’altra puntata di Watchdog, dove si sono riscontrati questi batteri anche da Starbucks, Costa e Caffè Nero. Tony Lewis, esperto del Chartered Institute of Environmental Health, aveva dichiarato che la situazione era preoccupante che rischiava di far nascere infezioni e malattie: “Questi microrganismi non dovrebbero esserci in alcuna misura, figuriamoci con i valori rilevanti trovati”.
I colossi della ristorazione coinvolti hanno annunciato un’indagine interna, sostituendo anche le macchine per il ghiaccio come ha fatto KFC. McDonald’s e Burger King hanno annunciato regole più severe nei confronti dei dipendenti che non rispettano le regole.
Concretamente però cosa bisogna fare? Il ghiaccio infatti non è in grado di praticare un effetto battericida, per cui anche quando si viaggia si deve prestare attenzione a non bere bevande ghiacciate perché:
- l’acqua potrebbe essere contaminata e non idonea alla produzione del ghiaccio
- possono non venire rispettate alcune norme igieniche nella creazione del ghiaccio
Per una corretta produzione del ghiaccio bisogna infatti che:
- sia dimostrata la conformità dei materiali che vengono a contatto con il ghiaccio, compresa la macchina che lo produce
- il personale deve essere sensibilizzato e formato alla creazione e manipolazione del ghiaccio
- l’acqua deve essere adatta al consumo umano
- le macchine devono essere sanificate dopo il consumo
- devono essere rispettate le regole igienico-sanitarie
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla degli alimenti per bambini contaminati: la denuncia che viene dall’America.