Unimamme, l’adozione è un gesto di generosità che andrebbe sempre sostenuto, purtroppo non è ciò che sta accadendo ultimamente nel nostro Paese.
La Commissione Adozioni (Cai) guidata dalla nuova vicepresidente Laura Laera dichiara che entro il 2017 verranno liquidate integralmente le spese sostenute per le adozioni avvenute entro il 2011. Purtroppo non ci sono fondi e decreti per garantire lo stesso rimborso a chi ha adottato dopo o lo sta facendo in questo momento.
Dal Cai si viene a sapere che è inutile che le famiglie inoltrino domanda per gli anni successivi. Questa, come intuirete, è davvero una brutta tegola che si abbatte sulle teste di 14 mila famiglia italiane.
A rendere la vicenda ancora più controversa è la conferma che, in realtà, i fondi in parte ci sarebbero ma sono bloccati da 2 anni. Si tratta di 20 milioni di Euro, 12,5 milioni previsti in Legge di stabilità 2016 più una riserva di 7 milioni derivata dai riporti relativi alle annate precedenti.
Dal momento che non si parlava di interventi strutturali la copertura della voce rimborsi, a cui doveva essere dedicato uno stanziamento ad hoc tramite un decreto, è stata trascurata, nessuno ha firmato.
In pratica è dal 2011 che le famiglie italiane si sono fatte carico interamente delle spese di adozione.
Tutto questo ha un costo sociale non trascurabile che rischia di aggravare il calo delle richieste:
Il padre adottivo Fabio Selini, su Facebook, si sfoga così: “l’Italia non è un paese per famiglie adottive”.
L’uomo sottolinea che tante persone hanno acceso un mutuo o dilapidato il tfr per sostenere le spese di adozione e speravano in un minimo rimborso.
Per sostenere la protesta e la rivendicazione di quanto promesso dallo Stato su change.org è partita una campagna per sensibilizzare il governo Gentiloni. La petizione è stata promossa da 23 associazioni del Care e ha superato le 7 mila firme in pochi giorni.
“Ricordiamo che la genitorialità adottiva è l’unica genitorialità completamente a carico delle famiglie nelle adozioni internazionali ed è molto costosa e rimane però l’unico modo per dare una famiglia a un bambino in stato di abbandono” si legge nella petizione.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa situazione riportata da Il Fatto Quotidiano che danneggia, prima di tutto, i tanti bambini in attesa di trovare una famiglia?
Noi vi lasciamo con un approfondimento sul calo delle adozioni.
Firmerete anche voi la petizione per aiutare queste famiglie e i bambini?
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