Unimamme, a volte la solidarietà può fare molto in una situazione critica.
Ecco come Kesha Bernard, una mamma in vacanza da sola, racconta una sua recente esperienza di volo:
“Sono qui in vacanza lontano dai miei figli (che amo da morire ma qualche volta abbiamo bisogno di una pausa dai piccoli) e sto volando con un bimbo in grembo. Perché? Perché sono un essere umano decente.
Ascoltate: è necessario un villaggio per crescere dei bambini giusto? Come mamma di bambini di 3 e 4 anni lo SO.
E so anche che i bimbi piccoli possono essere degli st****i. Quindi lasciatemi raccontare cosa è successo.
Mi sono imbarcata sul volo oggi alle 5.45 da Seattle. Il volo 674 della line Alaskan, mi sono seduta sul sedile in mezzo (il peggior posto possibile…ma è solo un sedile). A ogni modo mi sono seduta e c’era qualche problema di peso da controllare. Quindi si sono tutti seduti nell’aereo pieno.
Un bimbo ha iniziato a piangere (Oddio è vietato no?). Naturalmente io sono completamente abituata al pianto per cui non vi ho prestato molta attenzione. Tutti intorno a me hanno cominciato a sbuffare e a borbottare… Poi ho sentito piangere due bambini (e che c***o no?). Il figlio di questa signora stava avendo una crisi perché non voleva tenere la cintura di sicurezza allacciata (i bambini piccoli sono melodrammatici, non è niente di nuovo)…. Nessun problema, ho i super poteri da mamma e posso ignorarlo completamente.
MA ciò che non possono ignorare è QUESTO.
Ho sentito una donna lamentarsi con una mamma (quella sola con i 2 bambini che piangevano) che il suo bambino doveva smetterla di calciare il suo sedile. Poi ho sentito la mamma dire: “lei ha solo 3 anni non riesco a credere che lei mi abbia fatto questo”. Sembrava che la donna si fosse girata e avesse afferrato le gambe della bimba dietro il suo sedile (leggi: oh cavolo no).
Mentre accadeva tutto questo l’assistente di questo volo era lì … ad ascoltare. Senza fare niente. E l‘uomo anziano vicino a me sottolineava: “evidentemente il suo metodo di educazione non funziona non sta funzionando”, quindi ho replicato “magari ha paura di fare qualsiasi cosa… non si può più fare niente”. Così hanno smesso di parlare.
Va bene, torniamo alla signora seduta dietro.
Ragazzi…era un aereo pieno di gente… sono rimasta seduta per 15 minuti aspettando che qualcuno seduto più vicino a lei le offrisse aiuto… perché sono circondata da adulti amorevoli giusto? (Sbagliato).
Mi sono girata e ho visto delle persone che mormoravano e fissavano questa mamma di 3 bambini DA SOLA…un bimbo di 2 anni che urlava, un piccino che piangeva e un altro più grande molto ben educato. (Una donna cresciuta si teneva addirittura le mani sulle orecchie, indirizzando su questa mamma brutte espressioni… signora ti stai PRENDENDO GIOCO DI ME).
Così…essendo io una persona perbene non potevo lasciare quella mamma affogare in quella situazione (e lasciatemi dire che lei era davvero molto calma, io sarei già scoppiata a piangere ma lei se la stava cavando bene). Mi sono alzata dalla mia poltrona per andare a qualche fila di distanza, dietro e chiederle se aveva bisogno di aiuto. (Apparentemente una cosa difficile da fare). Lei mi ha dato subito il piccolo (questa donna era come ALLELUJA SIIII). Quindi ho preso il piccolo e sono andata a sedermi per l’atterraggio, il pianto è cessato (è un miracolo). Quindi ora sono seduta e tengo in braccio questo prezioso piccino che si è addormentato.
Cosa voglio dire? Siate gentili e cortesi, se qualcuno ha bisogno di aiuto, per l’amor del cielo AIUTATELO.
Lamentarvi e borbottare non ha alcun effetto eccetto quello di far sentire la persona che ha bisogno di aiuto anche peggio (le parole feriscono) … e per tornare alla signora che teneva le mani sulle orecchie CRESCI (non sono state solo le mani sulle orecchie, ma le facce che faceva fissando e disapprovando quella mamma di 3 figli), quel volo dovrebbe vergognarsi di se stesso… Volete dirmi che ero l’UNICA di tutto l’aereo disposta ad aiutare? Come possiamo ignorare un essere umano in difficoltà vicino a noi? Per favore siate gentili. Siate cortesi. Aiutatevi l’un l’altro..renderebbe le cose più semplici. VI prometto che non morirete.”
L’appello di questa mamma, condiviso su Facebook, ha raccolto più di 210 mila Like e 105 mila condivisioni. Non tutti però si sono immedesimati nella mamma in difficoltà, anzi, molti l’hanno criticata.
Unimamme, cosa ne pensate del suo gesto, cosa avreste fatto al posto suo? Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile?
Vi lasciamo con il gesto compiuto da uno sconosciuto su un aereo.
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