E’ inutile negarlo: si promuove l’allattamento al seno con campagne social, con immagini, con l’OMS. Eppure, all’atto pratico, non viene poi sostenuto così tanto.
Abbiamo già parlato di diversi episodi di donne che si sono dovute allontanare da un luogo che stavano frequentando perché l’allattamento non era consentito o dava in qualche modo fastidio a chi era presente. Io stessa – pur non avendo mai allattato le mie figlie – non penso che avrei sbandierato le mie tette davanti a tutti, ma con discrezione non credo avrei avuto problemi a farlo coprendomi leggermente.
Non ci vedo niente di male o di sbagliato, in fondo ci dicono che è un gesto naturale e così dovrebbe essere. Invece pare che ci siano ancora tanti passi da fare. E lo dimostra quello che è successo ad una mamma che doveva allattare il proprio bambino mentre era in un museo di Londra.
La mamma in questione, che in rete si firma @Vaguechera, racconta alla BBC di essere rimasta “esterrefatta e in silenzio” quando una addetta del museo le ha chiesto di non allattare nel cortile perché “la nostra politica vieta questi atteggiamenti“.
“Sono stata attenta ad essere discreta e ho allattato sotto un cardigan, ma con un bambino di un anno la cosa può essere una sfida. Il membro del museo è stato amichevole ed educato, ma ovviamente chiedendomi di coprirmi è stato invadente, non piacevole e imbarazzante per me, oltre che ovviamente ridicolo“ ha dichiarato la giovane mamma.
“Ho mostrato per un nanosecondo un capezzolo mentre allattavo nel cortile e mi hanno chiesto di coprirmi”
La donna dice che è molto importante sottolineare questo incidente perché “la vergogna e l’imbarazzo causati da questo tipo di interventi mentre cerchi di allattare potrebbero far male ad una persona che è meno dura di me”. E ha aggiunto: “E’ veramente terribile fermare il tentativo di qualcuno di allattare se si sta combattendo per prendere confidenza”.
La mamma cosa ha fatto allora? Ha fotografato tutte le statue presenti nel museo che hanno seni scoperti e ha twittato le varie fotografie con descrizioni sarcastiche.
Mr Hunt, un responsabile del museo, si è scusato su Twitter dicendo: “Siamo molto dispiaciuti. La nostra politica è chiara. Le donne possono allattare dove vogliono, in qualunque luogo si sentano a proprio agio e dove non possono essere disturbate”.
Il museo oltre ad essersi scusato ha detto che farà luce sull’incidente: “Le donne sono le benvenute quando devono allattare al museo e abbiamo dei luoghi silenziosi per rispettare la loro privacy“.
Il tweet della mamma ha ricevuto più di 6700 “mi piace” e ha ricevuto più di 3900 “retweet”.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che mostra i luoghi dove le mamme sono state costrette ad allattare o a tirarsi il latte.
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