Il 6 e il 9 agosto ricorrono gli anniversari del bombardamenti nucleari su Hiroshima e Nagasaki, avvenuti rispettivamente il 6 e 9 agosto 1945. Una pagina terribile nella storia dell’umanità, le cui ferite non sono mai veramente guarite e le cicatrici sono ancora evidenti.
Tra le innumerevoli drammatiche testimonianze dell’epoca, tra cui molte foto eloquenti, ce n’è una che riguarda due bambini, vittime dei bombardamenti, e che ci restituisce in tutto l’orrore della guerra.
La foto è stata scattata a Nagasaki dopo l’esplosione della bomba atomica e ritrae due bambini, uno in piedi, rigido quasi sull’attenti, e l’altro più piccolo legato alle spalle del primo, abbandonato come se dormisse. Il bambino più piccolo però è morto nel bombardamento. Il fratello lo porta sulle spalle in attesa che venga cremato.
Una foto terribile, scattata dal fotografo e giornalista americano Joe O’Donnell, che all’epoca era un fotografo del corpo dei Marines e fu inviato in Giappone dalla United States Information Agency per documentare gli effetti delle due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
Il bambino che porta il fratellino morto sulle spalle all’epoca aveva solo 10 anni ed era orfano. Quando è stato fotografato era fermo sul ciglio della strada, in attesa che gli uomini addetti alla cremazione prelevassero il cadavere del fratello. Nell’immagine si vede il bambino di Nagasaki aspettare diligentemente, scalzo, con le braccia lungo il corpo, lo sguardo fisso e le labbra serrate. Una foto che dice più di mille parole e rappresenta efficacemente un duro monito contro la guerra.
Il fotografo Joe O’Donnell rimase profondamente scosso da quella immagine. Provò a dimenticarla, ma non ci riuscì. Nel 1995, in occasione dei 50 anni dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, O’Donnell tirò fuori nuovamente quella foto per condividerla con il resto del mondo, come monito contro la guerra.
In un’intervista a un’emittente giapponese raccontò: “Vidi questo bambino che camminava, avrà avuto all’incirca 10 anni. Notai che trasportava un bimbo sulle spalle. In quei giorni, era una scena abbastanza comune da vedere in Giappone, spesso incrociavamo bambini che giocavano con i loro fratellini e sorelline portandoli sulle spalle. Ma quel bambino aveva qualcosa di diverso“, si sull’Huffington Post.
La decisione di condividere con il mondo le sue foto l’ha presa con la speranza che fossero un serio monito: non ripetere gli stessi errori. I bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki erano stati un grande errore.
Joe O’Donnell è morto nel 2007 all’età di 85 anni. Nella sua lunga carriera non ci fu solo la testimonianza dei bombardamenti nucleari in Giappone, ma anche altre immagini storiche. Lavorò infatti come fotografo ufficiale della Casa Bianca.
Care unimamme, impossibile da commentare questa foto ma abbiamo ritenuto doveroso raccontarne la storia.
Vi ricordiamo un’altra storia dolorosa ma necessaria: Il “bambino operaio” che ha salvato migliaia di bambini dalla schiavitù
VIDEO: intervista a Joe O’Donnell. Nashville Public Television
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