Capita che i bambini si innervosiscano quando sono in vacanza al mare. Secondo un vecchio detto popolare “il mare innervosisce“, può essere colpa di sole, caldo, vento e iodio. Ma il disagio dei bambini può dipendere anche da altre circostanze. Ecco quali sono secondo i pediatri e come rimediare.
Bambini nervosi mentre sono al mare in vacanza? A chi non è capitato? Quelle che dovrebbero essere giornate di relax e divertimento, con tutta la famiglia, potrebbero trasformarsi in piccoli drammi con i bambini che scalpitano, piangono, urlano e fanno i capricci, spesso senza un vero motivo. Ma il mare potrebbe non avere nessuna colpa. I pediatri ci aiutano a capire perché i bambini possono innervosirsi mentre sono in vacanza al mare con la famiglia.
Alberto Giovanni Ugazio, pediatra dell’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, ha spiegato: “è vero che la maggior parte dei bambini sono più calmi e meno nervosi in montagna o in campagna piuttosto che al mare. Ma è più una questione ambientale e legata al tipo di attività che si svolgono“.
Il pediatra ha precisato che non è lo iodio a rendere i bambini nervosi. Va detto che dopo un anno trascorso quasi sempre in luoghi chiusi e facendo poche attività all’aperto, lo iodio contenuto nell’aria marina attiva il metabolismo dei bambini e può causare un certo stress. Tuttavia, ha spiegato Ugazio, “lo iodio che si assume con le goccioline marine che finiscono in bocca o nel naso è una quantità irrilevante perché il fabbisogno di iodio è soddisfatto dall’alimentazione. Anzi, semmai è la carenza di iodio che può provocare stanchezza e rendere quindi i bambini più nervosi“.
Comunque capita spesso che i bambini tendano ad essere più nervosi d’estate al mare, ma la spiegazione è un’altra, e non è lo iodio o “l’aria di mare”. Rispetto alla campagna, ad esempio, l’ambiente di mare è molto più luminoso e rumoroso. Anche le attività che si fanno al mare sono generalmente più stancanti. I bambini si muovono di più:
Ecco perché tendono ad essere più nervosi quando sono al mare.
Può capitare anche che un po’ di responsabilità ce l’abbiano i genitori. Va bene lasciare i bambini liberi in vacanza, ma un minimo di routine e di regole sono necessarie, altrimenti si aumenta lo stress e di conseguenza il nervosismo.
Ecco quindi alcuni consigli pratici su come comportarsi in vacanza al mare con i bambini e i buoni comportamenti da seguire.
Esposizione al sole
Non tenete i bambini troppo a lungo al sole e soprattutto evitate di esporre al sole i bambini sotto i due anni. Il rischio di colpi di calore, infatti, è molto alto. La luce solare contribuisce a rendere più attivi, ma anche ad aumentare il nervosismo.
Sonno e riposo
In vacanza si tende ad essere più attivi, a muoversi di più e ad andare a letto più tardi. Capita anche ai bambini, che tuttavia diventano più nervosi se dormono poco. E’ importante dunque che i bambini facciano il riposino pomeridiano, per non arrivare troppo affaticati alla sera, soprattutto quando si tratta di bimbi sotto i 5 o 6 ani di età. Anche se è comprensibile fare tardi quando si è in vacanza, non mandate i bambini a dormire alle ore piccole.
Pasti e merende
In vacanza tendono a modificarsi anche gli orari dei pasti. Tuttavia per i bambini è fondamentale mantenere una certa regolarità. I pediatri consigliano di non dare la merenda ai bambini troppo tardi nel pomeriggio, altrimenti anche l’orario di cena sarà spostato e il bambino andrà a dormire più tardi oppure durante la digestione, con la conseguenza di avere il sonno disturbato o peggio l’insonnia, quindi innervosirsi il giorno dopo.
Quindi non si può pretendere che in vacanza i bambini seguano gli stessi ritmi dei genitori. Soprattutto quando si tratta di bambini piccoli “è importante essere regolari nel sonno e non pensare che poiché siamo in vacanza si può fare lo strappo alla regola, perché diventa difficile per il bambino recuperare anche per più giorni di seguito“, ha avvertito il pediatra Ugazio su Repubblica.
Anche per i bambini più grandi, comunque, è importante mantenere una certa regolarità negli orari di pasti e sonno. Possono essere più difficili da contenere, ma può essere il momento giusto per i genitori di dedicargli più tempo, non avendo altri impegni. Per esempio stare di più con loro al momento di metterli a dormire. Una situazione che aiuta anche a rafforzare il rapporto.
I genitori possono approfittare delle vacanze proprio per trascorrere più tempo con i figli, giocare con loro all’aperto e nei giochi di ruoli. Riducendo il più possibile l’uso di tablet, smartphone e pc, e spegnendo la tv!
E voi unimamme che ne pensate di questi consigli? Li mettete in pratica in vacanza?
Vi ricordiamo il nostro articolo: Bambini e cani in spiaggia insieme: ecco perché fa bene ai piccoli.
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