Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi una bellissima storia di speranza che magari potrà aiutare tutti coloro che stanno vivendo un momento difficile.
Un incontro a decenni di distanza
Nel 1977 Amanda Scarpinati aveva solo 3 mesi quando è rimasta vittima di un brutto incidente che l’ha lasciata sfigurata. La piccina, originaria di Athens, in Georgia, era rimasta gravemente ustionata cadendo dentro un vaporizzatore bollente e, successivamente era stata sottoposta a numerose e delicate operazioni chirurgiche.
A causa delle sue cicatrici i bulli, a scuola, la prendevano costantemente in giro.
In quegli anni, a sostenerla, una foto in bianco e nero che la ritraeva, piccolissima, in ospedale, tra le braccia di un’infermiera a lei sconosciuta.
“Guardavo la foto e parlavo con lei, anche se non avevo idea di chi fosse, mi consolava vedere questa donna e pensare a quanto fosse stata amorevole con me” ricorda Amanda.
La donna infatti si era presa cura della piccola Amanda, dedicandole tempo e amore.
Quella foto ricorda ad Amanda che una sconosciuta può vederla per come è davvero e non come la vedono i bulli che la insultano dicendole che è rivoltante.
Anni dopo, con l’aiuto della chirurgia plastica, Amanda è riuscita a cancellare le sue cicatrici.
La donna per anni ha desiderato incontrare l’infermiera che le ha dato forza, incontrando molte difficoltà.
Amanda però non demorde e quando un’amica le suggerisce di usare i social network, lei decide che che quella è la strada giusta.
Quindi diffonde la foto di lei da neonata insieme all’amorevole infermiera su Facebook. La storia diventa virale e infine un’infermiera chiama Amanda dicendole che la donna del passato si chiama Susan Berger e non lavora più ad Athens.
Grazie a un programma televisivo Amanda riesce a ricongiungersi con l’infermiera Susan.
L’infermiera si ricorda ancora di Amanda e racconta che era una bambina molto tranquilla nonostante le operazioni subite.
Un lieto fine per una bella storia di dedizione.
Unimamme, questa storia raccontata su Il Corriere vi ha commosse? Cosa ne pensate?
Noi vi lasciamo con la storia altrettanto emozionante di una bambina ustionata e rimasta orfana.