Alle mamme e ai papà sarà capitato di leggere le storie della buona notte più volte, perché i bambini le richiedevano continuamente.
Ai bambini piccoli piace ascoltare le storie preferite all’infinito, i piccini sono anche molto bravi a imparare nuove parole.
Alcuni ricercatori hanno condotto 3 studi per dimostrare quanto sopra citato.
Leggere storie ai bambini: quali sono gli effetti?
I piccoli imparano meglio da storie in cui la trama è facile da comprendere e con cui ci si relazione con facilità. Inoltre imparano meglio da libri con foto, per esempio puntare il dito sulle cose nelle figure li aiuta a imparare nuove parole. Dare definizioni e fare domande sulle cose menzionate nelle storie. Più volte i bimbi ascoltano le parole più chances hanno di impararle.
Per testare la loro teoria i ricercatori hanno creato un loro libro di fiabe dove porre delle parole speciali. Questo vocaboli sono le parole obiettivo, sembrano parole reali, ma i ricercatori le hanno inventate in modo da sapere con certezza che i piccoli non le conoscessero già.
Le parole inventate erano associate a strumenti strani, sconosciuti.
Gli scienziati hanno scritto 9 storie riguardanti una bimba di nome Rosie, con un inizio, uno svolgimento, una fine, un finale positivo. Ogni storia aveva 9 pagine e 9 figure. In ogni storia vi erano 2 oggetti strani.
Ogni parola obiettivo è stata ripetuta 4 volte nelle storie.
Le storie sono state lette a 2 gruppi di bambini che non frequentavano ancora la scuola. Tutti i bimbi parlavano inglese.
- il gruppo con le stesse storie ha ascoltato la stessa storia 3 volte di seguito
- il gruppo con storie diverse invece ha ascoltato 3 storie diverse
- queste tre storie diverse avevano le stesse parole obiettivo
- ogni bimbo nel gruppo con le stesse storie ha ascoltato una delle storie con “sprock” e “tannin” 3 volte
- ogni bimbo del gruppo con storie diverse ha ascoltato tutte e 3 le storie con “sprock” e “tannin”
- ogni bimbo ha ascoltato queste parole 12 volte
Dopo aver letto le storie a casa dei bimbi in 3 giorni diversi ogni settimana hanno mostrato loro le foto chiedendo come si chiamasse un oggetto (parola obiettivo), assicurandosi che lo indicassero almeno 2 volte.
Ogni volta i ricercatori leggevano storie con nuove parole e infine hanno testato se i piccoli ricordassero le prime.
Il grafico con le barre scure mostra il numero di risposte corrette dei bambini nel gruppo con le stesse storie. I bimbi di questo gruppo hanno sempre avuto risultati migliori dei coetanei nel gruppo misto.
In un secondo studio i bimbi nello stesso gruppo di storie hanno ascoltato 3 storie, le stesse ogni giorno. Nel gruppo con storie diverse i piccoli hanno ascoltato 3 storie diverse ogni giorno.I bimbi hanno ascoltato tutte e 6 le parole obiettivo.
Di nuovo i bimbi che hanno ascoltato sempre le stesse storie hanno avuto risultati migliori.
Il terzo studio è stato effettuato su bambini in età prescolare con disturbi dello sviluppo del linguaggio. Questi bimbi possono avere difficoltà a parlare e comprendere il linguaggio, applicando il metodo del primo studio è risultato che questi bimbi non hanno imparato le parole obiettivo bene quanto i coetanei. Giungi all’ultimo giorno non vi era più una reale differenza tra bimbi con questi problemi e i bimbi con sviluppo regolare.
Quindi è stato pienamente dimostrato che i bimbi apprendono nuove parole ascoltando più volte le stesse storie.
L’autore di questo studio dichiara che la ricerca è stata condotta in assenza di fini commerciali o finanziari che possono indicare un conflitto di interessi.
Cosa ne pensate dei risultati di questo studio pubblicato sul National Center for Biotechnology Information?
Noi vi lasciamo con una ricerca secondo cui leggere a bambini di 6 mesi ha già effetti visibili a 4 anni.