Sappiamo che il latte materno è l’alimento più indicato, perché ricco di impareggiabili sostanze nutritive, purtroppo si sa ancora poco delle protezioni elargite in caso di determinate infezioni.
Nei prossimi anni avremo bisogno di 10 nuovi antibiotici al decennio per evitare rischi di crisi sanitaria globale. Per questo motivo un gruppo di chimici della Vanderbilt University, negli Usa, ha provato a indagare le protezioni della miscela di latte materno verso le infezioni che colpiscono i neonati.
In modo particolare gli scienziati si sono concentrati su alcuni carboidrati presenti nel corpo umano. Lo studio, pubblicato su Infectious Diseases, ha preso in considerazione lo streptococco B, un batterio che troviamo nella flora gastrointestinale e nella mucosa vaginale femminile. Esso può venire trasmesso al piccolo durante il parto e causare:
I ricercatori hanno indagato gli oligosaccaridi (classe di zuccheri e carboidrati), molecole meno studiate perché più difficili da analizzare:
I risultati hanno evidenziato che gli oligosaccaridi
Un’altra ricerca attualmente in corso sta invece esaminando l’attività degli zuccheri presenti in una trentina di campioni di latte umano.
Si tratta di meccanismi d’azione uno-due da tenere in considerazione per cercare nuovi farmaci contro le infezioni.
Inoltre essi sembrano funzonare anche su agenti patogeni del gruppo ESKAPE:
coinvolti nelle infezioni nosocomiali resistenti agli antibiotici.
Unimamme, cosa ne pensate di questi risultati di cui si parla su Infectious Diseases?
Noi vi lasciamo con un approfondimento su latte materno e malattie dell’intestino.
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