Unimamme oggi vi raccontiamo una storia che ha dell’incredibile.
Una mamma e il suo parto
Raelin è una mamma americana che, giunta alla 29° settimana di gravidanza, ha avvertito delle contrazioni e ha capito di doversi subito precipitare in ospedale.
Lei e il suo fidanzato Ean hanno lasciato la figlia maggiore a casa di amici e si sono diretti in ospedale.
L’edificio non era lontano, li separavano solo 15 minuti, ma mentre si avviavano le contrazioni di Raelin sono cambiate.
“Abbiamo sorpassato un’ambulanza e Ean ha suggerito di fermarci, ma io ho pensato che avevamo ancora un po’ di tempo perché le mie acque non si erano ancora rotte. Ho chiamato il 911 perché ero spaventata e pochi secondi dopo ho sentito il mio bambino nel canale del parto”.
A quel punto la mamma si è sfilata i pantaloni e ha sistemato le gambe sul cruscotto. Tutto è accaduto molto velocemente, la donna ha sentito la testa del bambino e ha spinto solo una volta prima che Ean Jamal Vanstory Jr venisse al mondo.
Dalla centrale di pulizia li hanno informati di accostare e attendere i soccorsi che non erano lontani.
Raelin però ha insistito nel voler continuare a guidare “c’era traffico quindi ci siamo spostati nella corsia dei bus per arrivare più velocemente, per tutto il tempo ho pregato che il nostro bimbo stesse bene”.
Il piccolo Ean è venuto alla luce in macchina e ancora completamente avvolto nel sacco amniotico intatto, una condizione molto rara.
Accade in 1 su 80 mila nascite, la maggior parte dei sacchi amniotici infatti si rompe durante il parto vaginale o cesareo.
“Ero sconvolta e sollevata che il sacco non si fosse rotto. Sapevo che i suoi polmoni non erano maturi abbastanza per lasciarlo respirare da solo“.
Una volta arrivati in ospedale Raelin si muoveva a malapena per non rompere il sacco. “L’ho tenuto il più fermo possibile, ho massaggiato il suo volto con il mio dito attraverso il sacco e lui ha mosso le sue mani e il volto, così abbiamo capito che stava bene”.
Al suo ritorno Ean ha scattato l’incredibile foto del piccolo di 1,3 kg. avvolto nel sacco amniotico “i medici lo hanno afferrato e hanno rotto il sacco davanti all’ospedale. Nessuno di noi aveva mai visto una cosa simile”.
Il bimbo ora è in rianimazione neonatale da dove dovrebbe uscire in ottobre.
Raelin racconta che i dottori sono stupiti di come se la stia cavando bene, considerato il suo stato di prematurità.
“Per noi è dura non averlo a casa, ma stiamo cercando di affrontare la cosa in modo positivo, lui continua a crescere e diventare più forte lì, lo avremo a casa con noi ancora prima di accorgercene”.
Unimamme, questo è un evento davvero raro, cosa ne pensate della storia presentata su The Stir?
Noi vi lasciamo con un neonato ancora nel sacco amniotico dopo un cesareo.